Al via al Parco Letterario Andrea Zanzotto: una rassegna di eventi culturali per riscoprire un territorio da tutelare  

L’inaugurazione del Parco Letterario Andrea Zanzotto

È stato inaugurato oggi lunedì 23 il Parco Letterario Andrea Zanzotto, organizzato dal Comune di Pieve di Soligo e di Sernaglia della Battaglia nell’auditorium Battistella Moccia, alla presenza di alcuni studenti degli Istituti limitrofi. 

Andrea Zanzotto, nato e vissuto a Pieve di Soligo, è stato uno dei più grandi intellettuali del ‘900. Ad ispirare il suo pensiero e le sue poesie, sono stati proprio gli scorci del territorio pievigino e, grazie a questo progetto, verranno valorizzati  tramite progetti ed eventi a livello nazionale ed internazionale, in sinergia con il circuito dei Parchi Letterari italiani ed europei. L’obiettivo è quello di preservare, tutelare e tramandare la memoria del poeta e il suo pensiero, ancora attualissimo, sul paesaggio.

“Oggi gettiamo un seme per il futuro – ha dichiarato il sindaco di Pieve di Soligo Stefano Soldan – . Alla domanda ‘Chi invitiamo?’ la risposta è stata: ‘i giovani’ perché non lo hanno conosciuto di persona ma hanno la fortuna di conoscerlo e capirlo oggi tramite i suoi scritti. Zanzotto si è impegnato nella salvaguardia dell’ambiente, tutelava la bellezza facendoci capire l’arte, la poesia e la natura. Noi ci impegneremo a rendere più visibili i luoghi d’ispirazione di Andrea. Spero che questo seme, consegnato nelle vostre mani, possa far crescere in tutti questa responsabilità e capacità di vedere la bellezza nei luoghi che ci circondano”. 

“Faccio i complimenti ai due Comuni per la creazione di questa sinergia in nome della cultura: una cosa che tutti i nostri territori, trovandosi in un’area così fortunata, dovrebbero fare ancora di più – ha aggiunto il consigliere regionale Alberto Villanova – . La cultura, tramite le ‘lenti’ dell’arte, cultura e poesia, ti da modo di interpretare la natura che ci circonda. Con la cultura si mangia, ci si nutre del bello e si fanno investimenti per il futuro, che daranno la possibilità, a questi ragazzi, di poter lavorare su questo territorio raccontando la bellezza del nostro territorio”. 

Un paesaggio che oggi si trova interamente ricompreso nell’area delle Colline UNESCO di Conegliano Valdobbiadene, Patrimonio dell’Umanità, diventando ora a tutti gli effetti anche un paesaggio letterario. “Ragazzi: ascoltate sempre i racconti dei vostri nonni perché è nostro dovere consegnarvi il patrimonio dell’umanità è il vostro orgoglio è imparare e tramandarlo. L’Unesco è un patto tra le generazioni” ha detto Giuliano Vantaggi, direttore dell’Associazione delle Colline Unesco rivolgendosi ai giovanissimi in sala. 

A partire dalla profondità di contenuti dell’opera e del pensiero di questo grande Maestro che si definiva “imbullonato” nel nostro territorio, nasce il Parco Letterario Andrea Zanzotto: due Comuni che si mettono insieme per dar vita ad una rete di iniziative culturali, di esperienze dedicati alla poesia e al paesaggio per un turismo consapevole e attento ai valori della sostenibilità. Attraverso percorsi letterari ed eventi, compito del Parco Letterario sarà valorizzare dal punto di vista culturale i luoghi amati e più volte decantati dal grande poeta.

Zanzotto affermava di “non riuscire a comporre poesia al di fuori di un’area geografica ben delimitata“, una sorta di “quadrilatero” (i lati erano costituiti a nord dalle Prealpi fino ad arrivare verso il Friuli, a sud ovest dal Piave e a est verso sud, dalla valle del Soligo). Come ha scritto il critico letterario Gianfranco Contini, il suo è stato un “rigoroso immorale in luogo”, eppure, la poesia di Andrea Zanzotto, è tutta in movimento dentro i luoghi che sono i protagonisti della sua produzione poetica e letteraria. II Poeta amava camminare da solo o anche in compagnia di qualche selezionato amico in questa sorta di vagabondaggio/pellegrinaggio per tastare il polso dei luoghi aggrediti dal “progresso scorsoio” o per andare a “salutare i suoi ascoltatori” che potevano essere fiori, alberi, piante, acque. Una sorta di movimento concentrico che partiva da casa sua, per toccare espandersi alla scoperta della straordinaria varietà di paesaggi presenti nel nostro territorio. Un’ immersione nella natura da cui trarre sostegno, ispirazione e impegno civile per la tutela dei luoghi.

La rigorosa fedeltà al pensiero e all’opera del poeta è assicurata da personalità di altissimo profilo culturale che conoscevano Andrea Zanzotto in prima persona e che con lui hanno condiviso ideali e momenti di vita: presidente del Parco Letterario sarà infatti Elio Armano, amico personale del poeta nonché già amministratore pubblico e artista. “Mi hanno chiesto di scrivere un testo da leggervi ma ho pensato fosse noioso quindi ho portato degli oggetti: ho incontrato il figlio di Zanzotto, Giovanni, con la bicicletta che Andrea usava per girare nel territorio del suo Comune, un mezzo facile, di locomozione naturale; inoltre ho un pezzettino di carta con un Zanzotto disegnato senza capelli e una sciarpa rossa che sempre lo accompagnava. Un disegno che ho fatto l’ultimo giorno che lo ho visto, al suo 90° compleanno. 

La bicicletta ci lega al tema del paesaggio di Zanzotto: non quello che vediamo con i nostri occhi, ma quello di un grande artista che vive, cresce, si forma nel mondo della scienza e della psicanalisi, tenendo conto che siamo polvere delle stelle, una piccola parte del cosmo. Un paesaggio vivente che si trasforma e ci manda nei messaggi ambientalisti. L’approccio di Zanzotto è provocatorio e ci apre a nuove illuminazioni. Il Parco Letterario deve occuparsi di quello che c’è dietro, oltre il paesaggio: i nostri doveri da cittadini. Il Parco è un luogo dove esistere e si agisce in modo intelligente” conclude Armano.

II Comitato Scientifico del Progetto sarà composto, oltre che dai sindaci (o loro delegati) dei Comuni fondatori e dal dott. Stanislao De Marsanich, presidente dei Parchi Letterari, anche da Giovanni Zanzotto, figlio di Andrea,e da intellettuali e personalità che hanno conosciuto e frequentato Andrea Zanzotto.

“Come amministrazione la nostra scelta è stata valorizzare la cultura – ha detto l’assessore alla Cultura di Sernaglia della Battaglia Eleonora Antoniazzi -. Questo parco letterario coinvolge tutto il nostro territorio, aree accomunate da una storia comune e unica. Questo racconto non può non partire da chi lo ha raccontato, valorizzando la parte naturale del nostro percorso: Andrea Zanzotto. L’unione di più Comuni, che possano raccontare le storie del territorio, porta alla completezza delle informazioni. Ho avuto la fortuna di  conoscere Zanzotto di persona, come mio insegnante e rapporti antichi di famiglia, lo ho capito e seguito”.

“Il Parco Letterario è un inizio, una prospettiva futura: un momento in cui si continua a parlare del pensiero e l’opera di Andrea Zanzotto – aggiunge l’assessore alla Cultura di Pieve di Soligo Luisa Cigagna -. Sarà un’occasione di fare paesaggio, poesia e parola all’interno del progetto Parchi Letterari. Un Parco aperto alle collaborazione con altre realtà, una cornice in cui i Comuni inseriranno le loro attività culturali. Uno strumento utile per trovare nel territorio quella mappa che Andrea ha realizzato nelle sue passeggiate mentre salutava i suoi amici (fiori, acque, prati)”.

Il Parco Letterario mira quindi a diventare, più che un percorso del narrato, una cornice dove fare convergere le risorse di comunità antiche, desiderose di raccontarsi, di accogliere e di proiettarsi con energia verso il futuro. Un mezzo di coesione sociale che non si sovrappone ma si appoggia alle tante realtà locali di cui deve e non può che essere strumento. L’evoluzione nel tempo del paesaggio diventa così comprensione del territorio, testimonianza dell’evoluzione dell’interazione tra uomo e ambiente e identificazione delle sensibilità, delle credenze e delle tradizioni. 

“Oggi è un momento importante: adesso inizia un lavoro di squadra dove i ragazzi sono protagonisti – spiega il presidente De Marsanich –. La nostra idea è quella di creare degli strumenti per raccontare un territorio, l’evoluzione di un paesaggio e un autore con una maggiore sensibilizzazione per l’evoluzione del paesaggio. Il Parco deve formare una cornice partecipativa in cui vengano riunite le varie realtà, i tanti tasselli che costituiscono l’aspetto cultura – ambientale nel territorio e, attraverso un dialogo, capire come il paesaggio si evolve e come si può tutelarlo. Il paesaggio è cultura, espressione dell’identità di un territorio e la poesia è il mezzo più forte per descrivere le sensazioni attorno al luogo”. 

I Parchi Letterari – che riuniscono ormai quasi 80 Comuni, sei Parchi Nazionali e altrettanti Parchi naturali regionali, Oasi e riserve, nelle oltre 500 manifestazioni annuali e nelle attività quotidiane – sono indirizzati a: non sfruttare il territorio, ma bilanciare le necessità dei residenti e dei visitatori. 

Significa sostenere la coesione sociale delle comunità che popolano i borghi, le campagne ma anche i luoghi fortemente urbanizzati che rischiano di perdere la propria identità; significa non solo apprezzarne le straordinarie ricchezze architettoniche e artistiche, ma conoscere e riconoscere l’importanza di tutto ciò che le circonda, a partire dalla filiera agroalimentare che qui come negli altri 34 Parchi Letterari in Italia e non solo, è motore fondamentale per custodire il territorio dall’abbandono nel nome di quella ‘infinità di uomini senza nome” che nei secoli hanno contribuito a creare una ricchezza culturale unica da difendere, qualcosa che non è sanzionato, che non è codificato e che è opera, diciamo così, del popolo, di un’intera storia, dell’intera storia del popolo di una città’. (Pier Paolo Pasolini).

“Ognuno tende a coltivare l’orto di casa sua. I parchi letterari possono servire ad unire queste realtà che stentano a dialogare tra loro – ha detto Paolo Gobbi, presidente del Parco Letterario di Petrarca dei Colli Euganei – . Quando insegnavo a Pieve di Soligo mi capitava di vedere Andrea Zanzotto e lo seguivo per capire dove andasse: era emozionante seguire visivamente un poeta così importante. Mi ricordo una grande nevicata della durata di settimane a Pieve di Soligo e il poeta è comunque uscito, non rinunciava alle sue passeggiate. Zanzotto ha amato anche i Colli Euganei, per un periodo aveva il desiderio di trasferirsi. Noi del Parco Letterario Petrarca lo abbiamo voluto onorare dislocando, lungo il percorso, quattro targhe letterarie con tre poesie e un testo in prosa dove il poeta descrive questo territorio”. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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