I fratelli Elmayyah ce l’hanno fatta: Refrontoland apre il 13 aprile

I fratelli Elmayyah ce l’hanno fatta: Refrontoland apre il 13 aprile

In tanti non ci credevano, a tratti neppure loro, eppure i fratelli Elmayyah in pochi mesi hanno capovolto la situazione dell’area dell’ex Parco dei Principi di Refrontolo: da discarica a parco divertimenti, area concerti e ristorante.

Apre Refrontoland – video: Luca Vecellio

Non sono serviti particolari contributi o finanziamenti da enti esterni: Sam, Ihab e Mazin non hanno aspettato nessuno e hanno fatto tutto loro, convocando qualche prezioso e instancabile amico. I professionisti, invece, sono stati chiamati solo quando la loro presenza era strettamente necessaria per fare un buon lavoro.

Da quando hanno preso la decisione di acquistare lo spazio i tre fratelli di origini egiziane, residenti a Godega di Sant’Urbano, si sono recati al parco ogni giorno, dividendosi i compiti per lavorare più agilmente. Faranno la stessa cosa all’apertura del parco, che sarà dal prossimo 13 aprile: Sam alla gestione generale e degli eventi, Ihab al ristorante e cicchetteria, Mazin al paintball, al minigolf e agli altri intrattenimenti del parco.

I fratelli con Emanuele, un amico che li ha aiutati

Per prima cosa gli Elmayyah hanno ripulito l’area dai rifiuti, ma senza “mettere tutto nello stesso sacchetto”: i materiali che potevano essere recuperati (ed erano tanti) sono stati riqualificati, ripuliti, riverniciati e riutilizzati all’interno del parco. L’area picnic vicino a via Mire Basse, per esempio, è stata costruita con bancali di legno.

Entrando dai cancelli, oggi, si nota per prima cosa a sinistra l’opera di disboscamento di quella che era una fossa nascosta dalla vegetazione e colma di sacchetti di plastica. Il parcheggio e lo spazio sterrato stati sgomberati dai rottami e dalla spazzatura, la casetta con la cassa e gli spogliatoi riverniciata, il minigolf rifinito, il piazzale dedicato ai concerti diserbato nei dettagli (ore e ore di idropulitrici in azione), la cicchetteria riordinata e ripulita, con dei bei tavoli disposti sulla terrazza. Nel piazzale, un tempo dedicato ai go-kart, c’è un container “terrazzato”, punto centrale dell’area: si chiamerà Il Tempio è sarà la posizione del dj o della band durante gli eventi musicali.

Sam, al Tempio

A qualche metro da lì, ben separato da alte recinzioni, Mazin si è occupato del campo di battaglia del paintball: questa sarà una delle novità più sfiziose del parco, poiché nell’area trevigiana non vi sono molti altri campi dedicati a questa divertente attività di squadra. All’accesso, passando per un container, vengono consegnati fucile, maschera e protezioni, in una modalità di gioco che può fungere da allenamento anche per eventi di team building.

Ihab, alla cicchetterai

I campi da calcetto e da tennis sono ancora in fase di completamento, ma dovrebbero concludersi entro qualche settimana: la pulizia è particolarmente impegnativa e, per ogni metro di campo, occorrono diverse ore di lavoro. Altrettanto impegnativa è stata la zona da bonificare vicina allo stagno, in fondo al parco a destra, dove oggi si rotola felice Cleopatra, la mula mascotte del parco. Il ristorante, con ampie vetrate che danno sul parco, è stato ripulito completamente e già ha ospitato alcuni eventi privati. Per ora, come spiega Ihab, avrà principalmente questo funzionamento.

Mazin, al Paintball

“Vorremmo dire a chi ha seguito questa vicenda, specie ai giovani come noi, di continuare a credere nei loro sogni – spiega Sam per tutti, davanti alla buca quattro del minigolf, da dove si può contemplare gran parte del parco – Noi ci abbiamo creduto. Qualche volta abbiamo avuto dei dubbi, certo, ma alla fine ce l’abbiamo fatta e ora abbiamo tantissime idee. Dobbiamo ringraziare diverse persone. Non molte, solo alcune, quelle che ci hanno aiutato per davvero, concretamente. Non vediamo l’ora di aprire e di vedere il parco rivivere. Poi, non appena sarà sostenibile, andremo avanti a implementarlo ancora”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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