Inaugurate a Refrontolo le piazzette intitolate a Emma Ciardi e a don Carlo Ceschin

Un appuntamento capace di riaprire interessanti capitoli di storia locale quello svoltosi ieri, sabato 16 marzo 2019, a Refrontolo: sono state intitolate due piazzette, rispettivamente a don Carlo Ceschin e a Emma Ciardi.

Al sacerdote don Carlo Ceschin è stata dedicata la piazzetta adiacente al Belvedere, per ricordarne l’impegno nel proporre iniziative rivolte all’aggregazione comunitaria – come la creazione dell’asilo infantile e del campo sportivo – mentre la piazzetta vicino al campanile è stata “battezzata” con il nome della pittrice Emma Ciardi, la quale aveva scelto le colline del refrontolese per riposarsi e trovare nuove forme di ispirazione.

“Due intitolazioni significative, – è stato il commento del vicesindaco Fabio Tittonel – che hanno gratificato l’intera comunità. Nel caso di don Carlo Ceschin, la piazzetta a lui dedicata, tradizionalmente veniva identificata con la sua figura. Mentre di Emma Ciardi si ricorda l’evoluzione dell’arte da lei proposta con i vari giochi di luce, a cui il paesaggio di Refrontolo ha contribuito”.

Refrontolo piazzetta Emma Ciardi copy

“Queste sono occasioni di coesione sociale – ha proseguito il vicesindaco – ed è una piacevole coincidenza notare come entrambi fossero nati nel 1879”.

“Emma Ciardi era una figura timida di artista – ha aggiunto l’assessore Elisabetta Cadamuro – ma godeva davvero di fama internazionale tra New York e Londra”.

La cerimonia si è spostata poi a Villa Buosi in via Vittoria – un tempo Villa Ciardi, poi Villa Pasinetti e ora sede anche del bed and breakfast “Alle Zagare” – dove, alla presenza delle rappresentanti dell’associazione Toponomastica femminile, è stata inaugurata una “camera d’autrice” dedicata a Emma Ciardi, per ricordare il tempo in cui la pittrice aveva abitato quelle stanze, vivendo appieno e immortalando sulle proprie tele l’atmosfera del refrontolese.

Refrontolo Villa Buosi

Una cerimonia impreziosita dalle testimonianze lette da Alessandra Prato e dalle osservazioni della studiosa d’arte Myriam Zerbi: “Emma Ciardi era sconosciuta fino a poco tempo fa, nonostante ai suoi tempi fosse apprezzatissima”.

Nel 1924 il Times di Londra – ha reso noto Zerbi – l’aveva definita uno tra i pochi pittori italiani contemporanei di fama europea e non solo locale. Quindi la giornata di oggi va considerata come un punto d’arrivo degli studi fatti fino ad ora su di lei e un punto di inizio per un nuovo percorso di ricerca”.

(Fonte: Arianna Ceschin © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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