Prosek, zootecnia e redditività per le imprese: il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini guida la tavola rotonda in tenuta Astoria

Transizione ecologica, opportunità offerte dal Pnrr, interventi specifici nei settori produttivi deficitari: sono stati questi i temi su cui Ettore Prandini, presidente nazionale di Coldiretti, si è confrontato ieri, giovedì 30 settembre, con i dirigenti di Coldiretti Treviso e del Veneto riunitisi in Tenuta Astoria a Refrontolo.

“L’incontro vuole fare il punto sulla situazione critica di certi settori e riconoscere ai produttori la loro parte” dice Giorgio Polegato, presidente di Coldiretti Treviso, che ha ricordato che il Veneto non è solo vino ma anche denominazioni e zootecnica, quest’ultima spesso sfruttata a danno dei produttori.

Alla tavola rotonda si è discusso anche della salvaguardia delle denominazioni e dei futuri impegni di Coldiretti a tutela del reddito delle imprese agricole e del loro sviluppo.
Prandini si è inevitabilmente soffermato su un tema caldo degli ultimi tempi, il cosiddetto “scippo del Made in Italy”.

Prosek? Coldiretti è la prima ad aver sollevato il problema e ora ci opporremo a tutti i livelli. L’importanza del lavoro dei Consorzi di Tutela fa la differenza – ha detto – in un continuo presidio presso le istituzioni. L’agroalimentare è la prima ricchezza del Paese e Coldiretti con la filiera sostenibile intende affrontare il futuro non solo creando valore economico, ma guardando anche alla sua distribuzione e alla capacità di restituire benefici, sotto il profilo ambientale, sociale, territoriale”.

Di fatto sostenibilità ambientale ed economica delle aziende agricole, sviluppo delle aree rurali, difesa della proprietà intellettuale, rispetto dei diritti dei lavoratori, tutela delle biodiversità, contrasto ai cambiamenti climatici e lotta allo spreco e alla fame sono impegni per cui Coldiretti si batte da tempo: “Dai nostri punti di forza anche la nostra regione può ripartire, con il Made in Italy che ha dimostrato resilienza di fronte alla crisi e che può svolgere sicuramente un ruolo di traino per l’intera economia” ha concluso Prandini.

Per quanto riguarda la vendemmia 2021 Polegato si è ritenuto soddisfatto: “L’uva è sana e la qualità eccellente. Nonostante il maltempo di giugno abbiamo recuperato e credo che i nostri produttori siano soddisfatti anche sotto il profilo economico”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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