Rapina di via della Vittoria, c’è paura tra i residenti: “Pensavamo che fatti del genere non accadessero nei piccoli Comuni”

Ha paura la gente di Refrontolo dopo la rapina avvenuta giovedì sera ai danni di Edda Doro, la titolare del centralissimo Belmarket di Refrontolo (in foto).

Il minimarket dista poche centinaia di metri dal centro del tranquillo Comune del Quartier del Piave che – così come i suoi abitanti – è stato tremendamente scosso da quanto avvenuto poco dopo le 19 di ieri.

La donna, assieme a una dipendente, stava chiudendo il negozio quando due rapinatori – con il volto coperto e una pistola – al grido di “questa è una rapina!” sono entrati nel negozio rubando quasi 1.500 euro tra i contanti della cassa e quelli presenti nel portafogli della titolare.

Questa mattina, forse più del solito, sono molte le persone che hanno varcato la soglia del Belmarket. Tutti erano al corrente di quanto successo e alcuni, con la scusa di comperare del pane o un pacchetto di sigarette, sono andati dalla donna per sincerarsi delle sue condizioni o per esprimerle la loro vicinanza.

Edda è molto conosciuta in paese: il Belmarket infatti è una storica attività locale. “Era ancora dei miei genitori – precisa Edda – poi quando è morta mia sorella ho deciso di gestirlo io”.

“Abbiamo paura, quello che è successo ieri sera ci ha scossi tutti – spiega una donna subito dopo aver comperato il pane come ogni mattina al Belmarket – si pensa sempre che cose di questo genere non possano accadere nei piccoli Comuni, e invece non è più così”. 

C’è anche chi ieri sera ha preso “maggiori precauzioni” contro la possibile intrusione dei ladri nelle abitazioni: “Mia moglie mi ha detto di chiudere la porta con più mandate rispetto al solito – spiega un pensionato – abbiamo paura perché sia per l’età che per la zona dove abitiamo dopo quello che è successo non ci sentiamo più al sicuro“. 

Anche nelle altre attività commerciali del paese non si parlava d’altro questa mattina, e c’è anche chi ricorda che quella avvenuta ieri non è la prima rapina nel supermercato. Quello che è certo e che è sicuramente la più “violenta“.

Poco dopo le 10 nel negozio è arrivata anche una sorella di Edda. “Mi ha chiamato subito appena successo – spiega -; era terrorizzata, ma fortunatamente nessuno si è fatto male”. 

Che fortunatamente la rapina non ha causato feriti è il pensiero di molti, ma quello che rimane tra i cittadini è la paura che scene del genere possano ricapitare. “Dopo quello che è accaduto starò sicuramente più attenta” conclude una donna mentre esce dal luogo della rapina.

La ricostruzione dell’assalto

Con il passare delle ore la ricostruzione di quanto accaduto ieri sera si arricchisce di dettagli. L’impressione di tutti è che i rapinatori fossero dei professionisti e che il piano sia stato studiato nei minimi dettagli.

L’unico “inghippo” è legato alla serranda del negozio che i rapinatori non sono riusciti ad abbassare. Forse la loro idea era quella di chiudere all’interno le due donne  per evitare che vedessero la direzione della loro fuga. “La serranda è elettrica – conferma Edda – e non si riesce ad abbassare a mano”.

Non si sa se l’abbandono della Punto bianca con la quale i rapinatori sono arrivati a Refrontolo fosse programmato o se il piano iniziale è stato cambiato “in corsa” per evitare di essere rintracciati dopo che la dipendente ha visto il mezzo. Fatto sta che la vettura utilizzata è stata trovata dai Carabinieri di Vittorio Veneto nella zona delle Mire.

Pare anche che una donna sia entrata nel minimarket poco prima dell’arrivo dei rapinatori e che abbia acquistato un pacchetto di sigarette e un Gratta e vinci da due euro. La donna aveva molta fretta e sembrerebbe che questa sia scesa dalla Punto prima di entrare nel negozio.

Le indagini dei Carabinieri della Compagnia di Vittorio Veneto chiariranno anche se i rapinatori erano solamente due o se con loro c’era anche un complice.

All’interno del piccolo supermercato non sono presenti telecamere di sorveglianza. “Sarebbero comunque state inutili – conclude la titolare -: i due erano perfettamente irriconoscibili“. 

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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