Secondo quanto avrebbe riferito ai Carabinieri della Stazione di Riese Pio X un sessantanovenne di Loria, il 18 febbraio scorso, al mattino, uno sconosciuto si sarebbe presentato al cancello di casa sua, suonando il campanello e cercando di avvicinarlo quanto possibile con una scusa. Una volta giunto a tu per tu con il proprietario di casa, l’individuo avrebbe afferrato la catenina in oro che il sessantanovenne portava al collo, con l’intenzione di portarsela via.
Non riuscendovi subito, nella colluttazione l’aggressore avrebbe più volte spintonato il residente, per poi riuscire a strappare via la collana, munita anche di un crocifisso, dal valore di circa duemila euro. Intascato il monile, l’uomo si è dileguato a bordo della propria auto.
Le indagini condotte dai militari dell’Arma dei Carabinieri, sotto la direzione della Procura della Repubblica di Treviso e in stretto collegamento con i colleghi dell’Arma di Solagna, in provincia di Vicenza, hanno consentito di rintracciare il presunto responsabile della rapina aggravata: si tratterebbe di un trentaduenne di origini marocchine domiciliato nel bassanese. I Carabinieri sono riusciti a individuarlo anche grazie a un’approfondita analisi dei sistemi di videosorveglianza nelle immediate vicinanze della rapina.
Perquisendolo, infatti, i militari hanno trovato quelli che sembrano essere proprio gli indumenti indossati al momento della rapina, descritti anche dalla vittima. Sarà l’Autorità giudiziaria a decidere quali siano state le sue eventuali responsabilità nell’atto criminoso, ma non è l’unica accusa a cui dovrà rispondere: al momento della perquisizione, lo straniero era in possesso di mezzo etto di hashish e di materiale per la pesatura e il confezionamento.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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