Anche i Volontari d’Europa sostengono Don Mirko Dalla Torre per la sua posizione nel libro “Gli animali del Circo”

Non si fa di tutta l’erba un fascio: è questo il principio su cui si è mossa l’associazione Volontari d’Europa nei confronti del parroco sernagliese Don Mirko Dalla Torre dopo le aspre polemiche sollevate dalla pubblicazione di un libro che analizza i diritti degli animali e le responsabilità dell’uomo.

 L’incontro con Don Mirko aveva sancito il dono della “Bolla costitutiva” della Commenda comunale “San Rocco di Montpellier” costituita in seno all’Associazione ”International Order Knights of the Thunderbolt”, e la consegna dell’ultimo libro degli studi araldici del Gran Maestro KofT Vittorio GIFRA.

I componenti della sezione veneta della Associazione d’ispirazione Cavalleresca internazionale hanno potuto assistere a un vero e proprio scambio di doni perchè hanno ricevuto l’opera del sacerdote “Gli animali del Circo” che tratta dei “Diritti” animali e la responsabilità dell’uomo.

Il neonominato Knight Gran Commander Pillonetto Nicola, rappresentante della Commenda comunale, dopo aver letto il trattato ha commentato: “Un’opera semplice, chiara e di facile comprensione. Tocca discorsi storico biblici legati alla convivenza dell’uomo e degli animali in maniera specifica. La lettura è leggera e scorrevole anche se molto approfondita e particolareggiata”. 

A nome dell’Associazione “Volontari d’Europa O.d.V.” federata “Pro Natura”, che oltre alla Protezione Civile, si occupa di tutela ambientale e proprio di protezione animali, quindi “Associazione animalista”, dal confronto con l’Ufficiale delle Guardie Zoofile Marco Sossai, si è definito vicino al parroco.

Stupito per quanto polemizzato nei social si scusa per quanti forse non hanno letto il libro o non conoscono gli animali: “Dalle lettura dell’opera e dalla esperienza avuta in tutti questi anni di attività a favore della protezione degli animali, posso condividere appieno le conclusioni di Don Mirko, in confidenza “Mirko Circo”, che oltre a legittimare la presenza degli animali nel circo riesce a trasmettere la passione e la bontà d’animo del mondo dei circensi verso gli animali”.

Questo il commento a caldo dello storico rappresentante dei Rangers. L’Associazione mantiene un costante e buonissimo rapporto con i veterinari del canile provinciale dell’Ulss ma ricorda esserci ancora molte realtà di “animali in cattività” che l’Associazione ha segnalato e che per ragioni di malaffare sono rimase inascoltate.

Alla data attuale ci sono ancora cani costretti a vivere all’interno di minuscoli garage senza vedere la luce del sole e altri cani perennemente alla catena dove addetti della Polizia Locale e veterinari locali hanno glissato. Situazioni alquanto stravaganti dove le guardie hanno cercato di indagare in maniera più approfondita in maniera vana. 

Rinnova a tutti di rivalutare la presenza degli animali nei circhi e segnalare le vere situazioni di maltrattamento.

Ricorda che tante volte un animale apparentemente “poco pulito” o sporco di terra non sempre nasconde un animale maltrattato ma un animale che vive la sua quotidianità in libertà lanciandosi per terra e rotolandosi nel fango. Il vero maltrattamento si nasconde anche negli animali apparentemente perfetti.

Se poi i veri animalisti vogliono veramente gli animali nel loro habitat naturale allora dovremo lasciare liberi tutti gli animali compresi gli animali domestici e da reddito. Cosa impensabile. 

“Lasciamoci guidare dal buon senso e dal buon padre di famiglia che dovrebbe essere insito in tutti gli animali umani dotati di razionalità” conclude.

(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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