Il New York Times celebra il pranzo italiano della domenica, ma non è ancora Patrimonio dell’Umanità

Il pranzo domenicale in Italia è un vero rito

Per molti è un’abitudine, per altri è una scocciatura ma per tanti italiani, trevigiani compresi, ilpranzo della domenica” è vero rito.

Un’occasione per condividere momenti preziosi con i familiari che, a causa della vita frenetica che sperimentiamo ogni giorno, vediamo sempre meno.

L’errore che fanno in molti, purtroppo, è quello di credere che pranzare tutti insieme intorno ad un tavolo sia una consuetudine presente in molte nazioni.

In realtà non è così: per questo il mondo, che già ammira l’Italia per la sua tradizione gastronomica, apprezza il modo con il quale gli italiani si approcciano al pranzo della domenica.

Nel passato il pranzo seguiva la messa domenicale ma ora, a causa dell’allontanamento dalla religione di molte persone, le cose sono cambiate.

Una prelibatezza del pranzo domenicale

La domenica, poi, ci fa pensare ai nonni, alla festa, al relax e alla buona cucina, generando ricordi capaci di regalare emozioni positive.

“Il New York Times celebra il pranzo italiano della domenica – ha detto recentemente Francesco Lollobrigida, Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste. Un emblema del nostro modo di vivere, di ciò che il cibo rappresenta nella nostra società: un collante senza eguali, il miglior modo di stare insieme e, spesso, una dimostrazione d’affetto verso i nostri cari”.

“Proprio questi – conclude – sono i princìpi che hanno mosso la candidatura della Cucina italiana a Patrimonio Unesco. Il modo con cui noi italiani viviamo il cibo è unico, un tratto che contraddistingue la nostra identità, che attira e incuriosisce persone da ogni parte del mondo. Dobbiamo esserne orgogliosi e fieri”.

Un aspetto che fa riflettere molto, infine, è il fatto che le uniche cucine internazionali che, nella totalità o in parte, sono Patrimonio dell’Umanità sono quelle del Messico, della Corea, della Francia e del Giappone.

Con tutti gli apprezzamenti che gli italiani ricevono ogni giorno, senza dimenticare i tentativi di imitazione e contraffazione che provocano danni irreparabili al “made in Italy”, come facciamo a non essere ancora presenti in questo importante elenco dell’Unesco?

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati