Botta e risposta a Spresiano sul caso dei lavori del nuovo Centro Padel. A sollevare la polvere sulla questione è la minoranza, ovvero i gruppi “Tiziano Pagotto sindaco” e “Obiettivo Comune”, che ha inviato all’amministrazione una mozione in merito, firmata dai consiglieri Pietro Caron, Mariagrazia Sossai, Alessandro Lorenzi e Andrea Dalla Villa.
Un testo che, stando alle parole della minoranza, sarebbe “frutto delle tante osservazioni e riflessioni fatte con i cittadini intervenuti agli incontri del 9 e 23 giugno”. Un documento tutto incentrato quindi sulla richiesta di una “sospensione dei lavori del nuovo Centro Padel e il ripristino della natura pubblica di via Manzoni“.
La minoranza ha quindi evidenziato che l’area di via Manzoni da oltre 30 anni è destinata al pubblico utilizzo. Lì sarebbero presenti campi da tennis, calcetto, beach volley e un campo da basket a libero accesso: tutto di proprietà pubblica.
All’interno del perimetro si troverebbe “un’area verde di cospicue dimensioni”, che costituisce “l’unica area verde pubblica presente nel centro di Spresiano”.
“Nonostante la scarsa manutenzione degli ultimi anni, l’area era frequentata da un numero cospicuo di famiglie, giovani e adolescenti”, ha scritto la minoranza, la quale ha puntualizzato inoltre che il “progetto del nuovo Centro padel non è stato discusso e concertato negli organi comunali competenti”.
Secondo l’opposizione, quindi, si tratterebbe di un progetto che “di fatto sottrae l’area all’uso pubblico“, con la conseguenza che “l’area verde attualmente esistente sarà eliminata” e il nuovo Centro sorgerà “in una zona centrale di Spresiano”, con “criticità relative alla viabilità e alla disponibilità di parcheggi“.
Criticato anche l’iter per l’affidamento dell’appalto e il fatto che “nei pochi mesi trascorsi dall’inizio dei lavori siano già emerse forti criticità e disagi a livello sociale, dovuti alla privazione di quegli spazi”. Sarebbe inoltre mancata, a detta dei consiglieri, “la necessaria concertazione con le associazioni sportive, con la cittadinanza e con le commissioni comunali”.
Qual è l’obiettivo della mozione? Chiedere la “sospensione immediata dei lavori”, con l’identificazione di “un sito di proprietà comunale diverso e più adatto”, oltre al “ripristino della natura pubblica dell’area stessa, con l’inserimento di attrezzature e attività in linea con le richieste dei cittadini e delle nuove generazioni”.
La replica del sindaco
Parole a cui non si è fatta attendere la replica del sindaco Marco Della Pietra, il quale ha commentato la questione con il fatto che si tratta di “un chiaro attacco al sindaco”.
Una mozione che il primo cittadino ha definito “fuori luogo” chiarendo che, una volta terminati i lavori, verrà dato risalto alla “bontà del progetto”.
“Si tratta di un’operazione che stanno facendo ovunque: penso, ad esempio, al Comune di Ponzano Veneto – ha affermato Della Pietra -. Quindi reputo questa mozione un attacco personale. Tra l’altro so che, prima di presentare questa mozione, era stata pubblicizzata una raccolta firme, che io non ho visto. Ritengo sia tutta una strumentalizzazione”.
“Vorrei ricordare inoltre che, prima dell’inizio dei lavori, è stato pubblicato un regolare bando per l’affidamento dell’appalto e quell’area non è neppure l’unico luogo pubblico di Spresiano, come viene invece detto – ha proseguito -. Abbiamo tante volte tentato di rilanciare quell’area, ma ci vuole un intervento mirato. Sono stanco di queste polemiche: noi siamo convinti della bontà del progetto e il confronto non mi spaventa”.
“Credo invece si tratti di un’azione politica priva di senso: devono screditare il sindaco e, quindi, per me sono solo chiacchiere estive. Non è vero che non abbiamo parlato con le associazioni sportive e neppure che ci saranno delle criticità in fatto di parcheggi – ha aggiunto -. Avevano annunciato questa mozione che, secondo me, doveva essere presentata prima, non già a lavori avviati. Tra l’altro, parlano di riunioni fatte con i cittadini, a cui nessuno dell’amministrazione è stato però invitato per poter fornire delle informazioni. Comunque, credo che gli abitanti di Spresiano vedranno la bontà del progetto”.
Detto questo, il primo cittadino ha voluto puntualizzare alcuni aspetti: “La mozione dei consiglieri di minoranza (non tutti, manca il consigliere Valentina Lovadina) rappresenta un nuovo maldestro tentativo di mistificare la realtà e di attaccare il sindaco, sapendo benissimo di essere fuori tempo (ma anche fuori luogo).
Le premesse descritte nella stessa sono assolutamente fantasiose e in consiglio comunale avremo modo di ribatterle puntualmente. Mi preme però già specificare che, allorché insinuano che l’iter e le modalità di affidamento non siano state rispettate, dicono una bugia e lo fanno consapevolmente. In ordine al canone proposto (volutamente simbolico a fronte di un intervento di circa 2 milioni di euro, per 25 anni) non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire (abbiamo più volte spiegato loro la cosa ma senza risultati) – ha affermato – Anche il fatto che dicano che non siano state sentite le società sportive e la cittadinanza non corrisponde a realtà, non fosse altro per il fatto che ci sono stati anche un paio di tentativi di gestione da parte di alcune società, che non sono andati a buon fine.
La mozione assume però un carattere kafkiano in quanto, tra le richieste (oltre all’immediata sospensione dei lavori) c’è la richiesta all’amministrazione di identificare un’altra area pubblica, dove spostare gli impianti previsti”.
“Ma come, hanno basato tutto il loro agire sul fatto che l’area pubblica viene data in concessione per 25 anni al privato e, adesso, smentiscono se stessi? Ricapitolando: va bene costruire (ma non avevano parlato di consumo di suolo e disastro ambientale?) e dare in concessione l’area pubblica al privato, l’importante è che l’area non sia quella. Verrebbe quasi da pensare che il problema vero sia la vicinanza del Centro padel alla casa di uno dei consiglieri in questione (ma non voglio nemmeno pensarlo) – ha concluso – Una mozione farsa, insomma, presentata fuori tempo e con presupposti inesistenti, che pare dovesse anche essere supportata da alcune firme raccolte postume alla sua presentazione e che, ancora, non sono state depositate in Comune. Se non fosse evidente la natura prettamente strumentalizzante della stessa, verrebbe da consigliare ai consiglieri (e mi scuso per il gioco di parole) di studiare di più e di informarsi sui tempi e i modi per fare attività amministrativa, all’interno del proprio Comune”.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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