Cmm Meccanica e Seven Metal: strutture in tempi record per l’ospedale della Fiera di Milano: “Un orgoglio”

In queste settimane, la Cmm Meccanica e la Seven Metal, due aziende di Susegana, sono balzate agli onori della cronaca per aver realizzato a tempo record delle strutture destinate alla terapia intensiva del nuovo ospedale allestito alla Fiera di Milano.

Un orgoglio per la Marca Trevigiana, per i due titolari, Giuseppe Fascicolo e Michela Granzotto, oltre a tutti i dipendenti che hanno lavorato, senza risparmiarsi mai, nonostante la difficoltà di operare in un periodo davvero tragico per tutta la nazione.

“La Cmm Meccanica è un’azienda che quest’anno ha fatto 40 anni – spiegano Giuseppe Fascicolo e Michela Granzotto – e si occupa di lavorazione della lamiera conto terzi. Ha fatto la sua esperienza nella costruzione di pareti lavorando per molti anni con Permasteelisa, realizzando la maggior parte di tutti i progetti che loro hanno poi commercializzato in tutto il mondo. La Seven Metal, invece, è un po’ più giovane e si occupa di commercializzare queste pareti, che si sono evolute dal prodotto di Permasteelisa, e le diffonde nel mercato di oggi: pareti per uffici e pareti per laboratori medici”.

Noi abbiamo un rapporto molto stretto con l’azienda Operamed di Padova – aggiungono – alla quale forniamo tutto il materiale per le sale operatorie che loro commercializzano in Italia e nel mondo. Quindi in questo settore sono loro il nostro riferimento principale. Appena loro hanno avuto la richiesta di poter fare questo lavoro, ci siamo subito sentiti, la prima telefonata c’è stata martedì 17 marzo, dove ci hanno chiesto la fattibilità e il potenziale per riuscire a fare quest’opera in questi termini. Questo prodotto è stato studiato, progettato e realizzato in tre giorni: siamo partiti da un nostro prodotto base e abbiamo realizzato questo progetto, facendo calcoli strutturali e realizzando una carpenteria idonea per sostenere tutta la parete. Il problema era che queste stanze erano molto grandi e molto lunghe”.

Nei tre giorni abbiamo fatto la parte tecnica strutturale – aggiungono -, nel frattempo abbiamo dovuto anche cercare di contattare tutti i nostri fornitori per l’approvvigionamento di tutte le materie prime: parliamo di circa 12 mila metri quadri di lamiera più circa 200 tonnellate di ferro, che abbiamo dovuto recuperare in tempo record. Abbiamo dovuto farlo velocissimamente perché sapevamo che c’era il rischio che molte aziende potessero chiudere e, quindi, abbiamo spinto per questa cosa trovando tanta collaborazione da parte di tutti i nostri fornitori”.

L’emozione maggiore è stata un po’ la paura – proseguono concentrandosi sull’aspetto emotivo di dover lavorare in piena emergenza Coronavirus – nel senso che siamo esseri umani anche noi e avevamo paura di questo contagio e non era ancora molto chiaro tutto il problema di questa pandemia. Abbiamo cercato di rispettare subito con rigidità, nei confronti dei miei ragazzi, il fatto di dover portare per forza la mascherina. È stato il primo lavoro procurare le mascherine, procurare i detergenti e sanificare tutta l’azienda: queste sono le prime cose che abbiamo fatto. Fortunatamente abbiamo un’azienda che si estende in circa 9 mila metri quadri e quindi le 40 persone sono molto ben distanziate, non avevamo il problema di persone che lavorassero a stretto contatto”.

“Dal primo giorno – concludono – questa è stata la nostra paura principale: fare in modo che nessuno potesse essere contagiato in azienda e, possibilmente, anche fuori dall’azienda, raccomandando a tutti i ragazzi, nel momento in cui entravano a casa, di cercare di stare a casa, di cercare di non andare in giro e di non avere contatti perché il rischio è che poi avrebbero portato il problema anche in azienda. La seconda emozione è stata l’orgoglio di fare qualcosa di straordinario per il nostro Paese, per la Lombardia e per tutte le persone malate che potrebbero essere i nostri cari: assolutamente dovevamo riuscire in quest’opera”.

 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto e Video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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