Pulizia dei ponti romani di Sant’Anna: Archeosusegana libera da rovi e sterpaglie il più bello dei sette ponti

 

 

Continua l’opera di pulizia e di recupero dei luoghi adottati da Archeosusegana: dopo il capitello della Beata Giuliana a Collalto oggi l’associazione si è ritrovata per ripulire uno dei sette ponti romani situati in località Sant’Anna.

“Abbiamo adottato questo luogo fin dal 2013 anno della nostra nascita – Spiega il presidente Antonio Menegon – E ogni anno, all’inizio della primavera, alcuni membri dell’associazione si ritrovano per liberare la struttura del ponte da rovi e piante cresciute durante l’inverno”.

Senza alcun tipo di pulizia l’area golenale del fiume Piave dove sorgono i resti dei ponti, oltre che risultare inaccessibile alle numerose famiglie che frequentano queste zone, sarebbero rovinati dall’incuria e dagli alberi e dalle sterpaglie portate dal fiume nei periodi di piena.

“Quest’anno – continua Antonio Menegon – la nostra pulizia è propedeutica a una passeggiata organizzata dall’associazione Naturalmente Guide che si terrà domenica prossima Covid permettendo. Vista l’entrata della regione Veneto in zona arancione la passeggiata sarà riservata ai soli residenti nel comune di Susegana che così potranno scoprire un luogo sconosciuto ai più”.

I ponti molto probabilmente appartenevano alla variante della sinistra piave della via Claudia Augusta Altinate che serviva a raggiungere in tempi più brevi la valle del Piave.

Armati di decespugliatori, falcetti e rastrelli i volontari hanno ripulito il quarto dei sette ponti presenti in questa zona che a detta dell’architetto paesaggista Michele Potocnik risulta essere il più bello e ben conservato: “Ha un arco a sesto pieno e al di sotto ha la piattabanda di blocco del salto e molto probabilmente vista l’altezza del terreno di oggi di un paio di metri, aveva pure una cascatina nella parte a oggi visibile”.

“Quando abbiamo visto per la prima volta questo ponte – continua l’architetto – era completamente sommerso nella vegetazione e risulta quindi fondamentale prendersene cura e monitorarli costantemente”.

La speranza dell’associazione è quella dell’arrivo di qualche fondo per la manutenzione della zona visto anche il progetto della pista ciclabile e che garantirebbe una valorizzazione maggiore di un area ricca di storia.

 

(Fonte: Simone Masetto © Qdpnews.it).
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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