Nonostante i rapporti spesso tesi, soprattutto in alcune sedi italiane, tra cui Susegana, Electrolux è stata riconosciuta come leader tra i datori di lavoro per la creazione delle migliori condizioni per i suoi dipendenti.
E non solo in Italia ma pure in altri otto paesi europei. Electrolux infatti recentemente è stata certificata per il 12° anno consecutivo appunto Top Employer Italia e per il 4° anno consecutivo Top Employer Europe, grazie al riconoscimento ottenuto anche Svezia, Spagna, Regno Unito, Polonia, Germania, Francia e per la prima volta anche in Svizzera e Austria.
Il Top Employers Institute ha infatti premiato Electrolux come leader tra i datori di lavoro distinguendosi in particolar modo in aree come: Strategia Aziendale, Valori, Etica & Integrità, Acquisizione di Talenti e Leadership.
“Siamo entusiasti e orgogliosi di ricevere ancora una volta questo fantastico premio. Il numero record di paesi in cui Electrolux è stata certificata quest’anno dal Top Employers Institute fa eco alla nostra forte posizione nell’attrarre talenti, confermando il nostro essere vicini ai dipendenti, ascoltando veramente ciò che per loro è importante”, è stata la dichiarazione di Helena Nilsson-Friberg, vicepresidente senior delle Risorse umane, Comunicazione e miglioramento.
E questo nonostante i 2021 sia stato un anno ancora fortemente influenzato dalla pandemia: “Nel corso dell’anno, ci siamo impegnati per adattarci e creare le migliori condizioni di lavoro possibili per le nostre persone”.
Il Top Employers Institute riconosce da 30 anni l’eccellenza nella gestione delle persone in 120 paesi e regioni. La certificazione viene assegnata alle organizzazioni che dimostrano i più alti standard di offerta per i dipendenti nella ricerca di costantemente a ottimizzare le condizioni dei propri dipendenti e fa da apripista nello sviluppo delle persone.
Un riconoscimento che a livello pratico non ha trovato altrettanto apprezzamento tra i lavoratori, come ha argomentato Augustin Breda, storico rappresentante sindacale della Fiom Cgil di Susegana: “Sono premi che prende anche la Whirpool ad esempio, se li comprano tra di loro sulla base di indicatori che non riguardano le condizioni dell’operaio ma si fermano al management aziendale – chiosa lapidario -, la situazione è noto che sia differente. Se fosse altrimenti non vinceremmo tutte le cause di lavoro. Le condizioni sono in realtà gravose per i lavoratori e non manca una neppure ora un certo autoritarismo sugli stessi. Se questo è da premiare…. Non so, a me pare non sia cambiato nulla”.
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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