Susegana, il Comune difende il progetto della pista ciclabile. Respinte le osservazioni dei Collalto

Va avanti il progetto della pista ciclabile di via Barca I, opera che collegherà Colfosco a Susegana, ma rispetto al terzo stralcio sono arrivate delle osservazioni dalla principessa Isabella Collalto de Croÿ, proprietaria del fondo interessato dall’ultimo tratto della pista ciclabile.

Una premessa importante riguarda il fatto che la pista ciclabile è voluta fortemente dai cittadini di Colfosco, è sempre stata difesa dall’amministrazione guidata dal sindaco Vincenza Scarpa e, rispetto al secondo stralcio, circa 100 persone hanno accettato il progetto con cessioni volontarie.

Il terzo stralcio, invece, è stato contestato dalla principessa, proprietaria dei terreni interessati dal terzo stralcio in questione, perchè ritenuto “lesivo di valori ambientali e paesaggistici”.

Dopo l’invio alla proprietà del progetto definitivo, sono arrivate le osservazioni della principessa e anche le controdeduzioni del Comune.

Per il secondo stralcio si può già procedere con la gara per l’affidamento e l’appalto dei lavori mentre per il terzo stralcio le tempistiche sono ancora lunghe e il Comune potrebbe dover gestire eventuali azioni legali della proprietà dei terreni interessati dall’ultima parte della pista ciclabile.

Nelle controdeduzioni, per esempio, si legge che la porzione di muro oggetto di abbattimento è minimale e la scelta progettuale relativa all’abbattimento della porzione di muro ha costituito argomento di discussione e di confronto con la Soprintendenza, preoccupata di garantire il mantenimento della visuale da via Barca.

Inoltre, non è previsto in progetto l’abbattimento di alcun albero di alto fusto, in particolare dei quattro aceri che vengono mantenuti perché l’abbattimento è limitato ad arbusti e alberi di basso fusto che costituiscono vegetazione spontanea cresciuta lungo i fossi e che all’evidenza non presentano alcun apprezzabile valore ambientale e paesaggistico.

Viene ribadito che il progetto è stato oggetto di condivisione e di confronto con la Soprintendenza che ha espresso parere favorevole, ritenendo l’opera compatibile e integrata nei valori ambientali e paesaggistici espressi dal contesto in cui si inserisce.

Rispetto al tema delle indennità di esproprio, invece, l’argomento non costituisce oggetto di confronto in questa fase del procedimento espropriativo e ogni valutazione viene posticipata ad un confronto nel contraddittorio delle parti nella fase successiva della procedura espropriativa che interessa il tema della quantificazione dell’indennità di esproprio.

 

(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
(Foto: Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati