Susegana, in un cartello i lavoratori chiedono alla Electrolux interventi precauzionali, il virus fa paura

Le precauzioni minime, attuate in raccordo con i Ministri competenti per la pericolosa epidemia in corso di Coronavirus lasciano perplessi i dipendenti delle grandi e medie industrie del territorio.

Quello che non torna nella parte dedicata “sugli assembramenti di persone”, sarebbe l’assoluta assenza di indicazioni e interventi, per i luoghi di attività e lavoro privati. E questo i delegati sindacali e della sicurezza delle maggiori realtà lo hanno notato.

In Electrolux a Susegana per questo i sindacalisti hanno chiesto già sabato mattina provvedimenti, con l’obiettivo che si adottassero i necessari accorgimenti minimi fin dal rientro dal week end, ma non è successo nulla.

Siamo entrati a lavorare lunedì mattina come nulla fosse accaduto in Veneto – dicono le Rsu -. E per l’intera giornata non si è visto nessun intervento. Mentre fuori molto cambiava, con strade semi deserte, e negozi presi d”assalto, nessuna precauzione neanche elementare aggiuntiva era visibile: nè mascherine, nè detergenti sui posti di lavoro per lavarsi le mani frequentemente, e neppure guanti, salvo quelli da lavoro che si tolgono, ovviamente nei momenti di pausa e in mensa”.

Eppure – prosegue una nota – centinaia di persone lavorano in contatto costante, per 8 ore al giorno, provenienti da diversi territori a cavallo di varie province tra Veneto e Friuli. Lavorano su vari turni, pranzano e cenano nella grande mensa, con relative code e promiscuità, mentre le istituzioni sconsigliano o vietano di frequentare bar, mense e pub, chiudono chiese, luoghi di aggregazione vietano funerali e ogni cerimonia”.

In un cartello la Rsu ha chiesto alla Direzione aziendale di assumere una serie di azioni minime precauzionali come la frequente sanificazione di ambienti ad uso collettivo, l’attivazione di un specifico presidio sanitario con i medici interni, nuovi punti igienizzazione mani, nei pressi delle postazioni di lavoro, messa a disposizione di tutti operai e impiegati mascherine e guanti mono uso, verifica e intercettazione con relative attenzioni parte e per chi rientra da viaggi anche di lavoro, adozione di soluzioni per i lavoratori con figli a casa dalle scuole, massimo uso temporaneo dello smart working come da nuovo decreto 23 febbraio 2020, che ne liberalizza momentaneamente l’uso. E’ stato chiesto un incontro urgente sul tema al Responsabile sicurezza di stabilimento.

(Fonte: Fulvio Fioretti © Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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