Lavorare 9 ore, un’ora in più al giorno per evitare di fare troppi sabati in straordinario nel periodo dei 4/6 mesi in cui lo stabilimento si trova a rispondere a possibili lunghi “picchi stagionali”.
Per ora è la proposta alla Electrolux di Porcia, ma Skatenati, i lavoratori delegati della Fiom dello stabilimento di Susegana non hanno dubbi che possa venire estesa alle altre sedi.
E si alzano le barricate: “L’alternativa c’è ed è assumere – dicono -. Ma a dire dell’impresa è troppo costoso e complicato, in presenza di esuberi di dubbia veridicità. Conflitto di norme dicono. Sarà parsa un’idea geniale ai dirigenti dell’Electrolux Italia, da sperimentare nello stabilimento di Porcia ed estendere poi, come dichiarato, ad altri stabilimenti del gruppo. Ma solo se funziona”.
In realtà si fa notare che aumentare gli orari è il contrario di quanto accade in Scandinavia, dove è diffuso l’orario sotto le 35 ore, oltre a essere praticamente inesistente lo straordinario, considerato un strumento che ha effetti negativi su produttività, vita sociale e salute dei lavoratori.
“È stravagante – dicono i lavotatori – che Electrolux stessa sostenga a secondo del paese dove si trova teorie opposte. L’ipotesi ora in discussione con Rsu e i sindacati Fim Fiom Uilm, proposta da Electrolux, è sfruttare gli operai aumentando le ore di utilizzo impianti, i quali per mancanza di organici non sono a regime o sono a regime ridotto. Certo che se è questa la parte che spetta agli operai dell’industria 4.0, cioè ritmi più alti e orari più lunghi, i conflitti paiono inevitabili.”
Sotto accusa sono i problemi fisici che con l’aumento delle ore si intensificheranno. Oggi intanto, martedi 11 febbraio, è previsto il primo incontro di gruppo tra Coordinamento Rsu e segreterie nazionali Fim Fiom Uilm con la Direzione di Gruppo Electrolux, per avviare il confronto sul nuovo integrativo.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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