Tragedia al Piave, trovato oggi il cadavere di una giovane: è quello di Diana, la 21enne scomparsa

Il corpo senza vita della giovane Diana Elisa Gonzales è stato ritrovato intorno alle 10 di questa mattina, sabato 13 marzo. La ventunenne era scomparsa da casa nella giornata di giovedì (qui l’articolo).

Dopo due giorni di ricerche lungo i canali del comune di Nervesa della Battaglia e di Susegana, il corpo è stato rinvenuto sotto il ponte stradale di Ponte della Priula da alcuni uomini della protezione civile che stavano setacciando la zona.

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Già dalla serata di ieri, dopo il ritrovamento del giubbotto della giovane, pareva confermata l’ipotesi del gesto estremo, annunciato da quello che pareva essere un biglietto d’addio lasciato ai familiari.

Nonostante non sia stata esclusa fin da subito nessuna ipotesi, i soccorritori hanno notato dalle telecamere di videosorveglianza della diga, che puntano sul Piave, una sagoma che galleggiava lungo il fiume che nella forma e dimensioni poteva corrispondere al corpo di una persona.

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I reparti del Saf (Speleo alpino fluviale) hanno percorso a bordo dei gommoni il corso del Piave e dei fiumi secondari.

Un “esercito” composto da 100 persone tra vigili del fuoco, carabinieri, protezione civile e unità cinofile si è concentrato nella ricerca lungo i corsi d’acqua che scorrono paralleli al fiume Piave e ieri mattina ha individuato la ragazza sotto uno degli archi centrali del ponte, sul lato nord.

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Le operazioni di recupero sono state complicate dalla corrente, piuttosto intensa in quel punto, e gli uomini dei Vigili del fuoco sono stati costretti a calarsi con delle corde lungo l’arcata del ponte.

Sono operativi anche i reparti dei Vigili del fuoco di Milano e Bergamo, che stanno supportando le operazioni di recupero con l’utilizzo dei droni, le operazioni vengono così dirette dall’alto, monitorate dagli operatori sulla sponda.

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Durante le operazioni di verifica il traffico sul ponte è stato inizialmente lasciato aperto a senso unico alternato, mentre verso le ore 11 è stato chiuso al traffico per consentire il recupero.

I genitori di Diana, durante le operazioni, all’incirca verso le 9.30, erano a Nervesa della Battaglia alla caserma dei Carabinieri: per poi essere accompagnati a casa da questi ultimi.

Ad assistere al recupero anche il sindaco di Nervesa Fabio Vettori, il vicesindaco Andrea Ceotta e il capitano della compagnia dei carabinieri di Montebelluna Gabriele Favero.

“Era una ragazzina che non frequentava molto il paese – spiega Vettori -. Mi spiace molto per la famiglia perché perdere una figlia a questa età è un dramma terribile. Mi auguro che riescano a superare questo momento“.

(Foto: Qdpnews.it © Riproduzione riservata).
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