Tragedia della cava Le Bandie, eseguita l’autopsia sul corpo di Andrei: l’esame rivela politraumi dovuti allo schiacciamento dal peso della ghiaia

Sono stati molto probabilmente i politraumi causati dal peso della ghiaia che ha travolto Andrei Perepujnìi a causare la morte dell’operaio 31enne nella giornata di lunedì alla cava del gruppo Mosole di Spresiano (qui l’articolo).

È quanto emerso dall’autopsia condotta oggi venerdì dall’anatomopatologo Alberto Furlanetto. L’esame era stato disposto dalla Procura della Repubblica di Treviso per cercare di far luce sulla dinamica dell’accaduto, che tutt’ora rimane al vaglio degli inquirenti. L’esame non ha comunque escluso che la morte sia avvenuta per soffocamento, l’unica cosa certa – ad ora – è che Andrei abbia riportato traumi importanti a causa del peso della ghiaia che lo ha travolto.

Servirà infatti una perizia sull’impianto per cercare di capire l’esatta dinamica dell’incidente mortale. Sarà solo questo accertamento che potrà stabilire se il giovane è stato “agganciato” dal rullo trasportatore o sia finito sotto alla ghiaia per altre cause, come ad esempio l’errore umano.

In attesa di altri accertamenti, la cava rimane sotto sequestro e la Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo per omicidio colposo indagando, per ora, i vertici dell’azienda.

Nella mattinata di oggi, nel corso di un presidio da parte della tre maggiori sigle sindacali, Marco Potente, segretario segretario generale della Filca Cisl Belluno Treviso, ha denunciato che “gli standard di sicurezza di queste realtà non sono all’altezza degli anni in cui stiamo vivendo”.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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