L’analisi di Altroconsumo – InTasca che misura l’affidabilità di oltre 250 banche italiane certifica la solidità di Banca Prealpi SanBiagio, posizionandola tra le prime 50 in classifica (288,93 punti).
L’Istituto di credito cooperativo con sede a Tarzo, nel cuore delle Prealpi Trevigiane, parte del Gruppo Cassa Centrale Banca, ha ottenuto il rating più elevato, pari a cinque stelle.
L’indagine svolta dalla rivista, sulla base degli ultimi bilanci disponibili, prende a riferimento i due indicatori utilizzati dalla Banca centrale europea nei propri test, richiedendo agli istituti di credito operanti nel Vecchio Continente di ottenere un livello minimo: il Common Equity Tier1 (CeT 1 ratio) che rileva la solidità patrimoniale e il Total capital ratio che consente di valutare se una banca dispone di coperture sufficienti per restituire il denaro ai propri clienti.
Per ottenere il rating più elevato, pari a cinque stelle, gli istituti di credito analizzati dovevano, però, superare anche la prova del “Texas ratio“, un indicatore dato dal rapporto tra i crediti deteriorati (Npl) e la somma del patrimonio e degli accantonamenti sui crediti concessi. L’insieme di questi tre fattori è stato condensato dalla testata in un punteggio che suddivide le banche in cinque categorie di rating.
Il direttore Generale di Banca Prealpi SanBiagio, Girolamo Da Dalto, ha commentato: “Un’altra importante analisi testimonia l’affidabilità del nostro Istituto rendendoci estremamente orgogliosi della politica di bilancio accorta e prudente che abbiamo sempre adottato, grazie alla quale ci è possibile distribuire sempre di più sul territorio quanto vi abbiamo raccolto. La pandemia ha infatti posto di nuovo l’accento sull’importanza del Credito Cooperativo, fondato su concetti quali vicinanza e relazione, per rispondere efficacemente ai bisogni dell’economia e della comunità locale”.
Dall’analisi di Altroconsumo – InTasca emerge anche, più in generale, il buon stato di salute dell’intero comparto bancario italiano, a seguito delle misure adottate negli ultimi anni, che hanno portato da dicembre 2019 a giugno 2021 ad una riduzione dei crediti deteriorati di quasi il 45%, tra le altre cose.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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