La poesia di Federico Tomasi ha dato il via alla 45^ Festa dell’Emigrante: “Voglio che la mia storia non rimanga dentro, ho bisogno di raccontarla”

Dopo due anni e mezzo di stop, giovedì sera 21 luglio è ripartita la tradizionale manifestazione tarzese “Festa dell’Emigrante”. A dare il via a questa 45^ edizione è stato il giovane poeta Federico Tomasi, che ha presentato al pubblico il suo libro dal titolo “Clochar”.

Un 19enne tarzese che, nonostante l’iperattività e i disturbi cognitivi di cui soffre, non si è fatto abbattere scrivendo 600 poesie e ottenendo più di 40 riconoscimenti in tre anni, come ad esempio il primo premio al concorso Wilde.

Così Tomasi è riuscito ad esprimere il proprio mondo interiore tra difficoltà – come il bullismo – e momenti di gioia: “Sono molto contento che qualcuno apprezzi e capisca quello che scrivo ed esprimo, è un’emozione grandissima. Una rivincita: fino a 10 anni fa dicevano che non avrei fatto niente nella mia vita ed invece ora sono qui con più di 40 premi”.

Un titolo, “Clochar”, che vede la mancanza dell’ultima lettera, la “d”. Esso non è un errore grammaticale ma, al contrario, ha un significato ben preciso: “La parola Clochar significa vagabondo, che va quindi in cerca di un tetto sicuro. Ho deciso di togliere la “d” finale per indicare la continua ricerca di me stesso, di qualcosa di nuovo”.

“Lo scopo della mia poesia è quello di supportare i ragazzi – continua il giovane poeta – che purtroppo hanno vissuto le mie stesse situazioni e magari non hanno avuto il mio sostegno. Sto provando a scrivere un’autobiografia per raccontarmi meglio, anche se è difficile, la prendo come una sfida. Ci sto provando e continuerò a farlo. Voglio che la mia storia non rimanga solo dentro di me, voglio raccontarla”.

La poesia ha un valore più alto – afferma il sindaco di Tarzo Gianangelo Bofperché va oltre a quello che è materiale e che si può descrivere; essa esprime un sentimento, la sensazione che si vuole trasmettere. Condividere una cosa eterea e personale, come il sentimento, facendola diventare di tutti, riesce solo ai grandi. Un ragazzo della nostra comunità e di giovane età che riesce ad esprimere questi concetti è un orgoglio per tutti noi. La cultura non è cosa d’altri tempi, ma esiste ancora: grazie a questi ragazzi che con la loro passione ce lo esprimono”.

La manifestazione ritornerà oggi, sabato 23 luglio, con la mostra di Elda Gazzarra Verongalli e si concluderà domenica 7 agosto. Per maggiori informazioni, contattare il numero 0438-586318 o 347-6507331.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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