Il problema dell’abbandono dei rifiuti diventa sempre più difficile da arginare per le amministrazioni comunali. Il recente caso dell’ ecovandala “seriale”, beccata Tarzo grazie al “controllo di vicinato” attivato dall’amministrazione comunale del sindaco Vincenzo Sacchet ne è una prova.
Sulla stessa materia, è di questi giorni la notizia che la giunta di Tarzo ha approvato lo schema di convenzione tra la Provincia di Treviso e i Comuni della Marca per l’applicazione delle sanzioni amministrative per l’abbandono dei rifiuti.
L’ articolo 255 comma 1. Del decreto 152/2006, prevede infatti una sanzione amministrativa pecuniaria da trecento a tremila euro per chi abbandona o deposita rifiuti ovvero li immette nelle acque superficiali o sotterranee. Se poi l’abbandono riguarda rifiuti pericolosi, la sanzione aumenta fino a raddoppiare.
Gli accertamenti di norma vengono effettuati direttamente dai comuni, mentre gli introiti delle sanzioni vanno alla Provincia, ente destinato all’esercizio delle funzioni di controllo.
Con la convenzione la Provincia destina il 50% della sanzione riscossa ai comuni accertatori, i quali potranno spendere i proventi esclusivamente in iniziative di carattere ambientale.
Alla fine di ogni anno i Comuni dovranno relazionare la Provincia sull’utilizzo delle somme introitate. Con questo sistema viene dato il giusto valore ad un servizio ambientale importante che viene svolto dai comuni e che ha per gli stessi dei costi importanti.
(Fonte: Giancarlo De Luca © Qdpnews.it).
(Foto: Archivio Qdpnews.it).
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