Terminato il “silenzio”: dopo tre anni le campane sono tornate a suonare a festa

Sono finalmente ritornate a suonare le campane di Colle Umberto

Il giorno della Madonna Immacolata, 8 dicembre 2023, alle ore 15.25 le campane della torre campanaria di Colle Umberto sono tornate a suonare a festa, dopo tre anni di silenzio. Poco prima c’era stato il taglio del nastro da parte di vescovo, parroco e sindaco.

E’ stato un momento che è entrato nella storia dell’intera comunità di Colle Umberto. Fissato in una targa, che verrà collocata all’interno del campanile a perenne memoria dell’evento, vissuto alla presenza del vescovo della diocesi di Vittorio Veneto, monsignor Corrado Pizziolo, del parroco don Arnaldo Zambenedetti, del sindaco Sebastiano Coletti, dell’intera comunità collumbertese, anche con i componenti degli organismi parrocchiali, delle varie associazioni e del nuovo Consiglio comunale dei ragazzi, don Mario Battistin e don Francesco Bernardin.

Nell’introdurre il rito di solenne benedizione della restaurata torre campanaria e delle stesse campane si è evidenziato che “il suono delle campane si intreccia con la vita del popolo di Dio, scandisce le ore e i tempi della preghiera, chiama il popolo a celebrare la santa liturgia, a venerare la Vergine Maria, a segnare gli eventi lieti e tristi per tutta la comunità e i suoi singoli membri.

Il campanile è un segno che fa riferimento alla fede – ha esordito monsignor Pizziolo – e siamo per gran parte battezzati e sentiamo questo richiamo. Questo restauro ci invita a ringraziare il Signore per aver ripristinato e restaurato questo simbolo che si vede e si ascolta. Segna l’identità della comunità cristiana di Colle Umberto. Ringraziamo il Signore e nello stesso tempo sentiamone l’impegno e la responsabilità, perché una volta restaurato il campanile e ripristinato il suono delle campane non restiamo indifferenti a questo segno.

Il nuovo campanile restaurato

Ci tocchi la vista, l’udito per giungere al cuore, altrimenti resta una cosa esteriore. Le nostre vicende, liete o tristi, che fanno la vita di ogni persona umana, credente o non credente, cristiano, islamico o induista o ateo, perché tutti vivono momenti di gioia e di sofferenza, siano illuminate dal Signore Gesù. Questo fa la differenza, questo ci ricordano il suono delle campane, il campanile e la chiesa: le vicende umane sono illuminate e redente dal Signore Gesù”.

“Dopo tre anni – ha esordito il parroco don Arnaldo Zambenedetti – è arrivato il momento dell’inaugurazione al termine del restauro, proprio nel giorno dell’Immacolata. A lei affidiamo tutti i nostri progetti e i nostri pensieri. Il campanile con gli acciacchi accumulati per la sua età aveva bisogno di un radicale restauro. Le campane ci diranno, con il loro suono, che la vita è in fondo a tutte le vicende anche quelle più oscure e alla morte. Cristo ha vinto la morte. La speranza deve essere la parola profonda di ogni nostra giornata”.

Il sacerdote ha ringraziato pubblicamente tutti coloro che hanno lavorato per l’ammodernamento e tutti i benefattori, fra i quali Banca Prealpi SanBiagio e la Cei. Il vescovo ha richiamato l’attenzione dei presenti sul fatto che i soldi erogati dalla Cei altro non sono che i soldi che le persone comuni decidono di donare alla chiesa cattolica con l’8 per 1000 nella dichiarazione dei redditi.

La targa commemorativa dell’evento

Sembra quasi un sogno ora vederlo così il nostro campanile! C’è stata tanta cura per riportarlo alla originaria bellezza – ha commentato il sindaco Sebastiano Coletti – e bisogna riflettere sul fatto di quanta storia ci sia dentro a questo manufatto, quante ne ha viste e quante ne vedrà. Stamattina mi sono tornate in mente le parole di don Pietro Bortolini, che mi ha aiutato a comprendere il significato del termine simbolo. Noi abbiamo bisogno di simboli.

Simbolo è mettere insieme, abbiamo bisogno di qualcosa che ci unisce nelle differenze, qualcosa in cui credere, qualcosa che ci dia identità. Questo campanile è simbolo di una comunità civile, religiosa, laica e mi auguro lo sia ancora per molti anni. Il campanile è diventato un bene monumentale. Ringrazio il consiglio comunale, maggioranze e minoranze, che hanno deciso di dare un contributo al suo restauro”.

La giornata è stata impreziosita dal mercatino di Natale della scuola secondaria di primo grado, disposto nel piazza della chiesa di San Tomaso, e dal concerto dell’Immacolata che ha avuto luogo nel medesimo luogo di culto cristiano, con il flauto di Francesca Barbisan, il Coro di Stramare e l’orchestra d’archi Coll&Musica, direttore Giuseppe Borin.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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