È stata inaugurata questa mattina, giovedì 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, una “stanza tutta per sé” all’interno di Palazzo Zuccareda, sede del comando provinciale dei Carabinieri di Treviso.
Alla simbolica celebrazione del taglio del nastro erano presenti, oltre al Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri, colonnello Gianfilippo Magro, il prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà, il sindaco Mario Conte e l’assessore Gloria Tessarolo, il sostituto procuratore della Repubblica Mara Giovanna De Donà, il Vicario Generale della Diocesi trevigiana, Mons. Brugnotto e il presidente dei Soroptimist Club di Treviso Elisabetta Lucheschi.
L’iniziativa, la cui denominazione richiama un saggio della scrittrice Virginia Woolf, è il frutto di un protocollo di intesa siglato fra l’Arma dei Carabinieri e l’associazione Soroptimist International che dal 2015 a oggi ha già portato alla realizzazione di quasi 200 locali dedicati su tutto il territorio nazionale: in provincia di Treviso, oltre a quella aperta nella giornata odierna, le stanze sono presenti a Conegliano, Vittorio Veneto e Oderzo.
La collaborazione,m prevede proprio la creazione, negli uffici di polizia, di ambienti protetti e confortevoli per le donne vittime di violenza, maltrattamenti e stalking che vogliano presentare denuncia o comunque segnalare una situazione di disagio e fragilità.
Il Comandante Provinciale Colonnello Gianfilippo Magro ha fatto gli onori di casa: “Siamo orgogliosi dell’inaugurazione di questa stanza perché rappresenta un importante presidio per contrastare la violenza di genere e rafforzare la rete di protezione a tutela dei soggetti più fragili, in un periodo peraltro segnato dalla pandemia, dove molteplici sono stati, anche nella Marca, gli episodi di violenza e maltrattamenti fra le mura domestiche, in alcuni casi con conseguenze tragiche, che i Carabinieri dei 41 Presìdi dell’Arma presenti sul territorio della provincia hanno dovuto affrontare“.
Presenti all’evento anche numerose socie del club Soroptimist promotore e una rappresentanza di Carabinieri in servizio nella Marca, fra i quali non potevano mancare le donne in uniforme in forza proprio alla Compagnia di Treviso.
“La stanza tutta per sé è molto accogliente – spiega il presidente del Soroptimist Lucheschi – dove possono essere raccolte le denunce delle donne che subiscono violenza. Le stanze sono costruite rispettando quelli che noi chiamiamo i principi delle ‘tre A’: accoglienza, ascolto e aiuto”.
“Sembra quasi una legge del contrappasso, perché se da una parte abbiamo una serie crescente di iniziative contro la violenza sulle donne e una sensibilità maggiore da parte delle autorità e del comune cittadino, – spiega il Prefetto Laganà – dall’altra ci sono dati sconfortanti sugli episodi che accadono”.
Di seguito i due video dell’Arma dei Carabinieri pubblicati in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne (qui il primo video) (qui il secondo video).
Anche la Polizia di Stato, attraverso il progetto “Questo non è amore” iniziato cinque anni fa, ha favorito momenti d’incontro e di informazione per prevenire e contrastare il fenomeno della violenza sulle donne e violenza di genere; momenti che hanno lo scopo di rompere l’isolamento e il dolore delle potenziali vittime, offrendo il supporto di un’équipe di operatori specializzati appartenenti alla Divisione Polizia Anticrimine, alla Squadra Mobile e alla Squadra Volente.
Per una donna che crede di essere innamorata non è sempre facile comprendere il significato delle azioni subite o tende a giustificarle; inoltre, ancora molte donne tacciono perché hanno paura di denunciare per timore di aggravare la propria situazione o, più grave ancora, hanno paura di non essere credute.
Fortunatamente, grazie al costante impegno di tutti gli attori istituzionali che operano sul campo, negli ultimi anni sta crescendo il numero delle vittime che prende coscienza e si rivolge alla Polizia di Stato che, grazie alle competenze degli operatori specializzati e ai numerosi strumenti amministrativi e penali, quali l’ammonimento, provvedimento adottato dal Questore, o il divieto di avvicinamento, adottato dall’Autorità giudiziaria, offrono supporto e restituiscono fiducia a tante vittime di violenza.
Anche la Questura di Treviso ha intensificato l’attività sugli ammonimenti, poiché alla data odierna è stato disposto un numero molto superiore di ammonimenti rispetto all’anno scorso (n. 18 nel 2020, n .30 nel 2021).
L’ impegno da parte della Polizia di Stato nella prevenzione e contrasto del fenomeno della violenza sulle donne è continuativo e costante; questa mattina il Questore ha emesso un ulteriore provvedimento di ammonimento a tutela di una donna della provincia di Treviso vittima di stalking.
(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
(Foto: Questura di Treviso).
#Qdpnews.it