Una fitta coltre di nebbia sta da diverse ore ricoprendo il territorio della Marca Trevigiana, “un nebbion che se taia col cortel” si direbbe in gergo, un fenomeno usuale per chi abita in pianura, un po’ meno per chi è abituato vivere a ridosso delle colline e delle montagne.
Una serie di fattori atmosferici, secondo gli esperti, sarebbe alla base dell’intensa copertura di foschie e nebbia che sta coprendo il territorio trevigiano estendendosi dai bassi strati fino alla pedemontana trevigiana e veneta.
“La nebbia di questi giorni – spiega Riccardo Mazzocco, esperto meteo di Meteo Basso Feltrino e Pedemontana Veneta – si forma a causa dell’invecchiamento dell’alta pressione”.
“L’alta pressione ha un ciclo di vita, ad un certo punto arriva nel suo stadio conclusivo e appunto “invecchia”, questo fenomeno fa aumentare l’umidità nei bassi strati atmosferici arrecando condizioni favorevoli alla formazione di foschie, nebbie e nubi basse, che, vanno a crearsi nelle zone pianeggianti, nelle valli e sulla pedemontana – prosegue Mazzocco -. Un particolare tipo di fenomeno che si sviluppa a partire dal suolo e dal terreno”.
“Quando vi è un’atmosfera statica – continua Mazzocco – e l’umidità risulta elevata, complice la mancanza di scambio tra correnti e ventilazione assente, questa nebbia tende ad estendersi a quote medio basse come sta avvenendo in queste ore sul nostro territorio”.
Le condizioni attuali sono molto favorevoli per questo tipo di fenomeno, ma nel corso della serata, stando ai modelli consultati dagli esperti, dovrebbe esserci un’attenuazione delle nebbie a causa dell’entrata, di una saccatura indebolita, prevista per domani, che dovrebbe produrre fenomeni piovosi modesti andando a cambiare la condizione meteo.
(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata – per concessione di Natasha Geronazzo “Stella alpina”.
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