Si è tenuta in data odierna, mercoledì 24 giugno 2020, presieduta dal Prefetto di Treviso Maria Rosaria Laganà (nella foto), una videoconferenza organizzata con la collaborazione della Camera di Commercio di Treviso – Belluno, sulle problematiche dell’erogazione credito alle imprese e del rapporto con le Banche, alla quale hanno partecipato i rappresentanti delle Associazioni di categoria e dell’Ordine dei Commercialisti della provincia, oltre ad una folta rappresentanza degli Istituti Bancari, e della Banca d’Italia di Venezia.
Lo scopo della conferenza è stato quello di fare il punto sullo stato dell’applicazione delle misure creditizie avviate dal Governo a favore delle imprese, e verificare se le difficoltà iniziali nelle erogazioni da parte degli Istituti bancari siano state superate, in un contesto in cui occorre oltretutto scongiurare il pericolo di infiltrazioni da parte della malavita organizzata.
I rappresentanti delle Associazioni di categoria e dell’Ordine dei Commercialisti hanno generalmente riconosciuto che l’erogazione dei crediti garantiti dallo Stato fino a 30.000 euro avviene adesso in tempi decisamente più ridotti rispetto alla fase iniziale. Per i crediti di importo superiore, sussistono delle diversità tra Istituiti, sia per i tassi che per la tempistica.
Da più parti sono state rappresentate preoccupazioni per le disposizioni in materia di default delle aziende per insolvenze previste dal Regolamento Comunitario che entrerà in vigore a breve, e che va nel senso contrario alla flessibilità ed alla possibilità di accedere alla compensazione con i crediti nei confronti dello Stato richieste dalle imprese, maggiormente nella situazione emergenziale attuale.
In senso positivo sono stati evidenziati altresì gli apporti della Regione Veneto e di alcuni Comuni, che hanno finanziato l’accollo degli interessi dei prestiti.
Gli Istituti bancari, che pure hanno assicurato a maggio erogazione di crediti nella misura del 300 % rispetto a quelli erogati a gennaio, hanno rappresentato le difficoltà alle quali si trovano esposti in relazione alla previsione del reato di anomala erogazione del credito, dal quale non sono stati esonerati nella situazione di estremo carico di lavoro contingente. E’ stato evidenziato che non sempre l’erogazione del credito costituisce la soluzione del problema in cui si dibatte l’azienda, ma occorre che le imprese si dotino di una strategia di sviluppo che tenga in considerazione un rinnovato impegno nel campo dell’innovazione e nella tecnologia.
Conclusivamente, il Prefetto di Treviso, nell’assicurare che si farà portavoce presso il Governo delle istanze rappresentate, ha richiesto ai partecipanti di segnalare ogni minimo sospetto di possibile infiltrazione criminale nell’accesso al credito, ed ha preannunciato un nuovo incontro per la metà di settembre.
(Fonte: Redazione Qdpnews.it).
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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