Vazzola, l’asilo di Tezze chiuso per contagi. Dubbi sulle tempistiche, la coordinatrice: “Abbiamo comunicato il problema tempestivamente”

Chiusi da inizio settimana sia il nido che la scuola materna di Tezze di Piave a causa di alcune positività di bambini al Covid-19.

Ad oggi, secondo fonti interne all’istituto, sono circa 14 i contagi (10 alla scuola dell’infanzia e 4 al nido) riscontrati dopo che un bimbo del nido era risultato positivo al tampone: in quarantena sono finite anche le famiglie dei bambini positivi, oltre che insegnanti e operatori.

La chiusura dell’asilo di Tezze “Divina Provvidenza” non è un fatto isolato, perché dinamiche simili hanno riguardato diverse altre strutture dell’Alta Marca Trevigiana e di tutta la provincia. Nel caso di Tezze, la scuola riaprirà dopo le vacanze natalizie.

Come prevede il protocollo in caso di positività di allievi, è l’Ulss 2 ad emanare il provvedimento di chiusura: “Ovviamente la decisione di chiusura non spetta a noi – spiega la coordinatrice della struttura – ma ci viene comunicata dall’azienda sanitaria, alla quale avevamo segnalato le positività dei bambini in maniera tempestiva“.

L’asilo gestito dalla parrocchia ha avuto tempistiche di chiusura differenti: la prima positività è stata riscontrata tra i più piccoli e lunedì la scuola è stata chiusa, mentre i bambini iscritti alla materna sono rimasti a casa da martedì in quanto la positività di un bambino è stata riscontrata in un secondo momento.

Anche il parroco di Vazzola don Massimo Bazzichetto, in qualità di presidente della struttura, è stato informato del provvedimento. C’è chi ha lamentato una lentezza nella chiusura, attribuendo la responsabilità ai vertici della struttura. La decisione però, come ribadisce la coordinatrice, spetta all’Ulss 2.

“Siamo sempre stati disponibili a eventuali chiarimenti sia con i genitori che con il personale – dichiara infatti – e capiamo la difficoltà delle famiglie, a cui va tutto il nostro appoggio in questo momento”.

“Ci aspettavamo però una telefonata a noi e non ai giornali per cercare di capire la situazione, che comunque è generalizzata” conclude la coordinatrice, alla quale fa eco anche il parroco.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati