I concorsi, a prescindere dal risultato, sono sempre e comunque esperienza: lo sa bene Alessio Secci, 18 anni di Vazzola e studente dell’Alberghiero Beltrame di Vittorio Veneto (in foto a sinistra), che la scorsa settimana ha partecipato, assieme al suo professore e ad altri due compagni di istituto, all’importante concorso internazionale “Basilicata a Tavola”, ricevendo ottimi riscontri per il suo cocktail, il Vulture’s Ice.
Il concorso, giunto alla decima edizione e organizzato dall’Istituto Alberghiero Guglielmo Gasparrini di Melfi e promosso dal Ministero dell’Istruzione, si è tenuto dal 10 al 14 aprile: quattro giorni in cui gli studenti partecipanti si sono alternati in prove di preparazione di long drink, degustazione di vini e proposte di abbinamento del vino ad un piatto preparato dai compagni d’istituto del corso di cucina.
Con 14 regioni partecipanti, 29 scuole (fra cui una irlandese), l’edizione 2019 ha visto riproporre il tema del Made in Basilicata: i prodotti offerti dovevano infatti esaltare i prodotti enogastronomici locali e regionali serviti con spirito d’innovazione e originalità; qualità che Alessio, nonostante la giovane età, ha ben messo in evidenza con il suo cocktail.
Il Vulture’s Ice (nella foto), long drink servito in una sfera di ghiaccio (tecnica assai difficile e inusuale), porta con sé i gusti e gli aromi del Veneto, fra cui il Radicchio Rosso di Treviso ed il Vermouth con quelli della Basilicata, rappresentati con la Grappa di Aglianico: un connubio perfetto, a detta di molti, ma che non è valso il tanto sperato podio.
“È stata una bella esperienza – commenta Alessio – ho avuto la possibilità di confrontarmi con altri 30 ragazzi di sala bar e di conoscere tante persone”; un orgoglio espresso anche dal professor Alessandro Barbagallo (in foto a destra), suo accompagnatore, che si è detto felice di averlo sostenuto in questa prima gara internazionale, importante sia a livello personale che dal punto di vista formativo, vista la difficoltà tecnica della presentazione nella sfera di ghiaccio.
Un risultato ed un’esperienza che fa ben sperare sia per l’innovazione personale che per la riconferma dell’unicità dell’enogastronomia dell’Alta Marca Trevigiana, ben espressa da Alessio che l’ha audacemente unita ai sapori lucani, salendo così un gradino ben più importante di quello del podio ma meno ambito: l’esperienza professionale.
(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
(Foto: Istituto alberghiero Beltrame).
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