Sara Cecchetto, dell’azienda agricola Cecchetto Giorgio di Vazzola, vince il premio “Giovane Imprenditore” dedicato alla sostenibilità

Sara Cecchetto, responsabile sostenibilità dell’azienda agricola “Cecchetto Giorgio” di Tezze di Piave, si è aggiudicata il premio speciale “Giovane Imprenditore” durante la cerimonia svoltasi alle sale Apollinee del Teatro La Fenice della IX edizione del Premio Impresa ambiente.

La giuria ha selezionato i vincitori tra 74 candidature arrivate da 13 regioni d’Italia e ha assegnato il premio secondo le quattro categorie previste Migliore Gestione per micro e piccole imprese, migliore Gestione per medie e grandi imprese, Miglior Prodotto, Migliore Cooperazione Internazionale) e due premi speciali (giovane imprenditore e Start – up innovativa).

Il premio, promosso in Italia dalla Camera di Commercio di Venezia Rovigo, con la collaborazione di Unioncamere e il patrocinio del Ministero della transizione ecologica, è il più alto riconoscimento nazionale per le imprese private e pubbliche che si sono distinte in un’ottica di sviluppo sostenibile, rispetto ambientale e responsabilità sociale.

“Per me è un grande onore ricevere questo premio – spiega Sara – soprattutto per il fatto che sono stata l’unica under 30 premiata. Spero che questo mio riconoscimento sia da stimolo per altri giovani. Siamo noi che dobbiamo prestare attenzione all’ambiente in cui le nostre aziende operano”.

“La nostra produzione è legata al territorio dove operiamo – continua – proprio per preservare questo legame dal 2017 abbiamo fatto una scelta di sostenibilità. Attraverso la certificazione “viva” promossa dal ministero della transizione ecologica monitoriamo il nostro impatto ambientale: ogni due anni misuriamo la nostra carbon footprint, la water footprint e il nostro impatto che abbiamo in vigneto e sul territorio”.

Sara ha concorso nella categoria Migliore gestione per lo sviluppo sostenibile con il progetto “Diventare Climate Positive entro il 2026” che ha contribuito a strutturare un percorso molto articolato e definito che porterà l’azienda a produrre vini preservando e raccontando la storia del territorio, e allo stesso tempo rendendo ogni scelta imprenditoriale economicamente sostenibile, ecologicamente rispettosa e socialmente etica.

“Dopo aver misurato e compreso il nostro impatto ambientale abbiamo iniziato a sviluppare dei piani di miglioramento biennali con l’obiettivo di ridimensionare i comportamenti errati e crearne di nuovi più etici e sostenibili. – prosegue – Alcune delle attività sviluppate sono l’impiego di packaging certificato FSC la riduzione del peso delle bottiglie in vetro, l’utilizzo di energia derivante da fonti rinnovabili, la riduzione dei consumi idrici in vigneto attraverso l’impiego della tecnologia di Idroplan e l’acquisto di arnie per favorire la biodiversità nei nostri vigneti. Parallelamente portiamo avanti un piano di cattura delle emissioni residue e di certificazione delle nostre performance di sostenibilità. Da poco inoltre è stato introdotto un Qrcode nelle retroetichette che permette al consumatore un corretto smaltimento di bottiglie, tappi e imballaggi“.

“Credo che essere un’azienda sostenibile non significhi solamente adottare dei protocolli di produzione più responsabili. Come aziende dobbiamo preoccuparci di selezionare attentamente i nostri produttori in modo che condividano le nostre idee. Noi ad esempio ne abbiamo selezionati due con i quali abbiamo attuato dei processi di riciclo. La sostenibilità deve partire dai nostri fornitori, concretizzarsi nell’azienda e continuare poi con il consumatore”.

(Foto e video: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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