È stato un pomeriggio di paura e sconforto per Susy, addetta al distributore Energyca di Vazzola sito in via Cesare Battisti: alla riapertura pomeridiana dello scorso venerdì 14 luglio, dopo un’accesa discussione con un’automobilista da lei redarguito per la guida poco sicura all’interno del parcheggio, è stata aggredita e poi insultata dallo stesso.
La ragazza, di origine marocchina ma da diversi anni residente in Italia, alle ore 15 di venerdì si era recata come consueto al distributore per la riapertura ma all’entrata del piazzale, ove sorge un bar frequentato dai numerosi passanti, riprende il conducente di un furgone bianco suonando il clacson, poiché, a suo avviso, stava guidando troppo velocemente all’interno del piazzale mettendo a rischio i clienti di entrambe le attività.
La discussione fra l’addetta e il conducente, descritto come corpulento, finisce ben presto per accendersi finché l’uomo non sferra dapprima un forte schiaffo all’orecchio della giovane, facendola sanguinare e cadere a terra, poi un calcio all’altezza delle ginocchia e infine alcuni insulti di chiaro stampo razzista.
Immediata è stata la chiamata alle forze dell’ordine e al gestore del distributore, il quale ha tranquillizzato la donna nell’attesa dell’arrivo della pattuglia: dopo le prime cure al pronto soccorso dell’Ospedale Santa Maria dei Battuti di Conegliano, che hanno riscontrato alcuni ematomi da percosse, la donna ha sporto denuncia contro l’uomo, nel frattempo recatosi al bar come se nulla fosse successo.
La successiva raccolta delle testimonianze, come spiegato da Luca Vazzoler, amministratore delegato della Carlo Aliprandi Carburanti Srl, l’azienda che ha in capo il marchio Energyca, è risultata vana poiché sia i clienti che il gestore del bar hanno di fatto negato di aver visto il fatto: una contraddizione secondo alcuni, poiché il proprietario dell’area sarebbe stato prontamente avvisato dell’accaduto proprio dal gestore.
“Una ragazza viene aggredita, verbalmente e fisicamente, ma nessuno dei presenti interviene, vede e sente niente – ha commentato Vazzoler – non c’è aggettivo per qualificare chi picchia una donna, e vile è chi vede ma non interviene: non si può lasciare impunito chi si comporta così, non si può rimanere indifferenti, non si può lasciar correre”.
(Fonte: Thomas Zanchettin © Qdpnews.it).
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