Il primato di don Paolino: prete da 75 anni. Serravalle dice grazie al segretario del vescovo Albino Luciani

Monsignor Massimo Bazzichetto e monsignor Pietro Paolo Carrer

“Il mio essere qui non è per attirare la vostra attenzione su di me, ma è un’attenzione per lodare e ringraziare il Signore con tutti voi: proprio in questa comunità cristiana ho vissuto con gioia una terza parte del mio servizio sacerdotale”.

Ha esordito così all’inizio della messa nel Duomo di Serravalle oggi, domenica 23 giugno, monsignor Pietro Paolo Carrer, detto Paolino, 99 anni, in occasione del suo 75esimo anniversario di consacrazione sacerdotale, avvenuta il 19 giugno 1949 in Cattedrale a Vittorio Veneto. Decano dei sacerdoti diocesani di Vittorio Veneto, è originario di Chiarano, dove nacque nel 1925.

Proprio a Serravalle monsignor Carrer fu prevosto – parroco per 22 anni, dal 1987 al 2009, e qui è ritornato oggi per concelebrare la messa – presieduta dal parroco monsignor Massimo Bazzichetto – e festeggiare un traguardo davvero eccezionale, accolto dall’affetto dei parrocchiani che mai hanno dimenticato il suo stile operoso e discreto, e che hanno manifestato tutta la loro riconoscenza con una folta partecipazione al rito.

Don Carrer – ora ospite dell’Opera “Papa Luciani” di Santa Lucia di Piave – fu il “cireneo” del vescovo Albino Luciani dal 1961 al 1963, prestando in quel periodo servizio presso l’allora presule – futuro Beato Papa Giovanni Paolo I – come autista, dattilografo, portinaio e cerimoniere. Sugli aneddoti di questa esperienza è uscito di recente il libro “Un cireneo per il vescovo Albino Luciani” (Romina Gobbo, ed. Messaggero Padova) con la prefazione del cardinale Pietro Parolin, Segretario di stato di Sua santità e presidente della Fondazione vaticana Giovanni Paolo I. Dalla stessa fondazione sono arrivati le felicitazioni vivissime e gli auguri da parte della vice presidente e postulatrice Stefania Falasca.

Durante l’omelia, monsignor Bazzichetto ha elogiato lo stile totalmente pastorale e di grande umiltà di don Paolino, che ha generato splendidi frutti di bene durante la sua vita presbiterale. Era stato lo stesso parroco a recarsi in visita a don Paolino e ad invitarlo per questa speciale messa di anniversario, gesto accolto con tanto favore e riconoscenza dall’ormai prossimo centenario.

Un momento della celebrazione della Santa Messa di oggi in Duomo

Alla fine spazio per il messaggio della parrocchia, letto da Giorgio Dall’Armellina: “Poter incrociare di nuovo il suo sguardo, stringerle la mano, salutarla con il rispetto che si impone a chi come lei è venerando per età e venerabile per la persona – ha detto – è per tutti noi motivo di grande orgoglio”.

“Una gioia, certo, ma anche una sorpresa – ha osservato -: che don Paolino avesse una marcia in più lo avevamo capito, ma che ritornasse nella sua amata Serravalle per festeggiare i 75 anni di ordinazione sacerdotale non lo avevamo proprio previsto”.

“Questa bella celebrazione rappresenta non solo un ringraziamento per i tanti anni di ministero donati con generosità al Signore – ha aggiunto -, ma anche l’occasione per rivolgerle il nostro devoto e sincero grazie per quei 22 anni nei quali ha fatto di questa parrocchia la sua sposa”: in particolare, sono stati ricordati “il bene operato, lo zelo pastorale profuso, la tenacia e l’inventiva” con cui don Paolino “ha fatto di questa nobile prepositura un piccolo meraviglioso gioiello”.

I parrocchiani hanno concluso il loro augurio con l’espressione biblica del profeta Davide “Tu es sacerdos”, al quale si è unito con affetto e gioia ancora monsignor Bazzichetto, che ha ringraziato infine anche il Coro di Vittorio Veneto per l’animazione della messa solenne.

(Foto: Qdpnews.it © riproduzione riservata).
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