Ampliamento di una cava e cessione di aree verdi, botta e risposta minoranze – giunta

I consiglieri comunali dei gruppi di minoranza Civica per Volpago e Progetto Aperto, Enrico Moro, Sebastian Grosso, Anna Pastro, Massimiliano Campagnola e Guerrino Silvestrini, hanno attaccato l’amministrazione comunale volpaghese in merito alle delibere approvate nell’ultimo consiglio comunale.

“Al centro della discussione – spiegano le minoranze -, la proposta del sindaco di sdemanializzare (rendere disponibile per la vendita a privati) un’area agricola che consente l’ampliamento di una cava esistente nella frazione di Belvedere. Un atto inaccettabile che va contro gli interessi della comunità e che aumenta la ferita inferta al territorio di Belvedere da decenni”.

“Come emerso in consiglio – continuano -, l’area comunale adibita a cava è già pari a circa l’8% del territorio, ben oltre il limite che la legge cave poneva al 3% del suolo agricolo. Nonostante questo, e nonostante il sindaco si sia, per sua stessa ammissione, sempre detto contrario agli ampliamenti delle cave, l’altra sera ha scelto di cambiare rotta, dimostrando una scelta politica non certo a favore della cittadinanza”.

Pronta la replica del sindaco Paolo Guizzo: “L’area in questione è un reliquato stradale della larghezza di 6 metri per una lunghezza di 40, sono 240 metri quadrati inseriti nell’ampliamento dell’area di cava già autorizzato. È attualmente inerbita e di nessuna utilità pubblica. Verrà posta in vendita mediante gara pubblica al prezzo base di 200 mila euro”.

Le minoranze si sono concentrate anche su due aree verdi, questa volta in zona industriale.

“La giunta ha deciso di cederle – affermano – con la scusa di essere difficili da gestire, in quanto una delle due sarebbe anche usata come latrina pubblica (parole del vicesindaco). Aree che invece, come da noi richiesto, avrebbero potuto essere rivitalizzate e trasformate in spazi fruibili dai dipendenti delle aziende limitrofe, in zone verdi utili per contrastare il cambiamento climatico e mitigare il rischio idrogeologico. Rischio che, come sottolineato anche dalla Protezione Civile durante il consiglio, risulta essere uno dei maggiori fattori di rischio per Volpago. Ma evidentemente il sindaco preferisce ignorare le evidenze scientifiche e le esigenze della comunità”.

Anche su questo punto è arrivata la replica del primo cittadino di Volpago del Montello: “Anche in questo caso, inesattezze e disinformazione. Le due aree in questione si trovano la prima in via Piave (a ridosso del parcheggio mezzi pesanti). È stata trasformata in area industriale qualche anno fa, a seguito delle richieste di acquisizione da parte delle aziende adiacenti, per migliorare la viabilità interna alle aziende stesse, con voto favorevole delle minoranze che adesso si dicono contrarie alla cessione”.

“La seconda – aggiunge – è un’area che si trova fra via Sile e via Livenza, che verrà trasformata parte in zona di interesse pubblico (non verrà ceduta e sarà individuata per l’eventuale posizionamento di una antenna per telecomunicazioni) e parte in zona a parcheggio che sarà oggetto di cessione. Entrambe le aree saranno poste in vendita mediante gara pubblica. Contestualmente si provvederà a collegare fra loro le due aree industriali, mediante il collegamento di via Sile con via Livenza”.

I gruppi di minoranza hanno aggiunto che la giunta avrebbe giustificato queste scelte anche con presunti vantaggi economici per le casse comunali derivanti dalla futura vendita delle aree.

“Motivazioni – sottolineano – che si sgretolano alla luce dei dati emersi dal rendiconto finanziario 2023, approvato anch’esso l’altra sera: il Comune vanta un avanzo di amministrazione di oltre 3 milioni di euro, di cui oltre un milione e mezzo immediatamente disponibile. È evidente che le motivazioni economiche sono solo un pretesto per mascherare scelte politiche precise”.

“Quasi 4 ore di acceso dibattito in consiglio comunale – concludono – non sono bastate a far cambiare idea alla maggioranza. Un’amara delusione, ennesimo sacrificio del bene comune, delle necessità della cittadinanza. Il sindaco ha proseguito per la sua strada. Con l’appoggio di tutti, meno uno, i suoi consiglieri”.

“Anche qui è il caso di fare chiarezza – replica il sindaco Guizzo sul tema dell’avanzo di amministrazione -, si parla di 3 milioni di euro di avanzo di cui però un milione e mezzo vincolato per legge e quindi non utilizzabile e di un milione e mezzo disponibile, che deriva non da trasferimenti da parte dello Stato, che quest’anno sono stati pari a settantamila euro, ma da un lavoro di partecipazione a bandi di finanziamento, dalla cura e dall’attenzione nella gestione della spesa pubblica”.

“Somme che – prosegue -, sempre nello stesso consiglio comunale, sono state impegnate per oltre un milione di euro per lavori di completamento del Barco di Cà Bressa, per lavori nel centro civico di Venegazzù, per il completamento della sede della Pro Loco e per il parco di Cà Bressa. Parco che completerà l’area della nuova biblioteca e del polo scolastico. Le minoranze continuano a strumentalizzare questioni che vanno conosciute e comprese negli aspetti tecnici che i consiglieri comunali dovrebbero conoscere o quantomeno approfondire”.

“Prescindere dal contesto reale nel quale certe decisioni sono state prese – conclude – significa non solo dare una lettura distorta e faziosa ma anche e soprattutto fare disinformazione. L’attuale amministrazione di Volpago del Montello è sempre stata attenta e sensibile all’ambiente e al territorio e lo ha dimostrato in progetti di tutela e valorizzazione quali (a titolo esemplificativo e non esaustivo) il recupero di Ca’ Bressa, il sentiero Romanazzi, l’acquisizione dell’ex Polveriera, la bonifica dell’ex area Borsoi, il parco Ottorino Stefani e l’area ginnica, il parco giochi di Venegazzù, la pista ciclopedonale della Tradotta, ecc”.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata)
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