Opere realizzate con l’intelligenza artificiale. L’arte di Andrea Feo in mostra fino a domenica a Casa Dal Zotto

L’arte di Andrea Feo

Fino a domenica 1° ottobre Casa Dal Zotto a Venegazzù di Volpago del Montello ospiterà “Umano Macchina Creatività Arte“, l’esposizione di opere pittoriche astratte e immagini sintetiche dell’artista Andrea Feo di Altivole.

Le opere esposte al pianterreno sono state realizzate con l’intelligenza artificiale, tema di grande attualità nell’ultimo periodo in Italia.

“Innanzitutto – commenta Feo per spiegare come si realizza un’opera con l’intelligenza artificiale -, si tratta di capire come funziona questa intelligenza artificiale, quindi come strutturare il famoso prompt dei comandi. In questo caso la macchina, attraverso un’applicazione di terze parti, mi chiede ‘inserisci il tuo testo qui. Bene, cosa vuoi fare?’. In realtà con l’intelligenza artificiale noi artisti creiamo immagini digitali che avvengono per diffusione di punti”.

I punti vengono diffusi su un certo spazio – continua – con una certa probabilità di essere di un particolare colore. Ci sono delle soluzioni più tecniche e più dettagliate, che una persona può andare a definire con degli aggiustamenti. Ci sono parametri finali più tecnici dove dico il formato dell’immagine, quanto fattore casualità devo dare alla macchina oppure qual è il potere di stilizzazione”.

L’artista non deve avere paura dell’intelligenza artificiale – conclude -, che deve essere percepita come un alleato e che non si sostituirà all’artista. Ci vuole competenza per sviluppare queste soluzioni, oltre al gusto estetico. L’intelligenza artificiale è un mezzo diverso. Ho iniziato ad operare in questo modo nell’agosto del 2022, anche se c’erano delle sperimentazioni precedenti. In poco più di un anno sono riuscito a realizzare grandi quantità di immagini e anche a spaziare”.

La mostra si potrà visitare sabato e domenica dalle ore 10 alle 12 e dalle 18 alle 21.

Durante gli orari di apertura della mostra, si potrà assistere alla visita guidata di Casa Dal Zotto con i racconti dell’architetto Alessandro Facchin (prenotazione via mail a info@casadalzotto.it o via WhatsApp al numero 347-9686060).

Casa Dal Zotto

 La storica costruzione rappresenta una tipica casa fondaco veneziana trasferita in terraferma, edificata sul finire del XV secolo, agli albori della dominazione.

L’edificio si presenta in tutta la sua armonia come uno dei più significativi esempi di edilizia rurale veneta di impronta tipicamente gotica, anche se le forme attuali sono frutto di una ristrutturazione avvenuta dopo un lungo periodo di abbandono.

“Secondo lo storico trevigiano Giuseppe Mazzotti – si legge in una nota di presentazione di Casa Dal Zotto -, l’edificio resta comunque uno dei pochi esempi di casa di campagna sorta prima del XVI secolo, scampata a guerre, collegati di Cambrai, demolizione per vetustà o solo per essere ingrandita. Insieme alla casa del Petrarca ad Arquà, villa Spessa a Carmignano di Brenta, villa Monza – Mangilli a Dueville di Vicenza, villa Dal Verme ad Agugliaro e la vicina casa Quaglia a Paese, rimane uno degli esempi più significativi di architettura gotico veneziana in terraferma“.

Il fine principale di questa costruzione era collegato all’uso agricolo: i particolari gotici rappresentano un semplice supporto decorativo e la presenza di alcune sacre rappresentazioni sulle pareti interne, sovrapposte agli affreschi più antichi, documentano che la casa per un certo periodo dev’essere stata data in gestione a qualche ordine monastico.

Oggi Casa Dal Zotto è completamente restaurata: gli interni sono arredati quasi esclusivamente con mobili d’epoca in stile veneto raccolti negli anni dalla proprietà e finemente restaurati.

(Foto: Qdpnews.it ©️ riproduzione riservata).
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