Tre anni di pandemia, il presidente Favero consegna una spilletta ai volontari Ana che hanno dato il loro contributo tra marzo e luglio 2020

Lunedì 20 febbraio si è celebrata la Giornata dedicata agli operatori sanitari, ispirata dall’impegno che hanno sostenuto nei giorni più duri dell’emergenza Covid-19, pagando l’esposizione al contagio anche con la vita di molti colleghi.

In una nota ufficiale, il presidente della Regione Veneto, Luca Zaia, ha sottolineato la necessità di impedire che la considerazione e l’ammirazione dovute a questi professionisti si esauriscano in una giornata commemorativa.

Gli Alpini di Volpago del Montello

“Sarebbe bene – ha affermato – che si mettessero in campo tutte le possibili iniziative e tutti quei provvedimenti necessari in grado di consentire al nostro sistema sanitario di avere più medici e meglio retribuiti. Questa deve essere la base di una ripresa perché non va dimenticato che sanità fa rima con civiltà”.

Le iniziative dell’Associazione Nazionale Alpini

Ma le iniziative per ricordare lo sforzo di tante realtà durante la fase più dura dell’emergenza Coronavirus non finiscono qui: a tutti volontari che tra marzo e luglio 2020 hanno dato il loro contributo, in segno di gratitudine, il presidente dell’Associazione Nazionale Alpini Sebastiano Favero, insieme al Consiglio Direttivo Nazionale, ha deciso di consegnare una spilletta che ricordi l’emergenza sanitaria legata al Covid-19.

Ieri il Gruppo Alpini di Volpago del Montello ha voluto segnalare questa iniziativa con un post nella sua pagina Facebook.

Le spille

“Questo pensiero – si legge nella nota social delle Penne Nere di Volpago – va ai 25 mila volontari dell’Associazione Nazionale Alpini che, con la divisa della Protezione civile o con quella delle squadre della sanità Alpina o semplicemente con la camicia del proprio Gruppo, si sono resi disponibili per svolgere le tante attività necessarie durante il periodo della quarantena. La distribuzione di presidi medico sanitari, il rilevamento della temperatura nei luoghi pubblici, l’acquisto e la consegna di generi alimentari sono solo alcuni dei lavori toccati agli Alpini, su tutto il territorio nazionale”.

“Le persone ‘fragili’ hanno potuto contare sull’aiuto dei volontari dell’Associazione per i bisogni più urgenti – concludono – Ritorniamo per un momento ai terribili giorni di marzo e aprile, quando l’unico rumore era il suono delle ambulanze, allora capiremo quanto sia stato importante che a bussare alla porta ci fosse un uomo con il cappello alpino pronto a consegnare la spesa, le mascherine, i medicinali, insomma quanto necessario in quei giorni di solitudine”.

(Foto: Facebook).
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