Banca dati Ue affitti brevi

Il Consiglio Ue ha approvato il regolamento sulla “Raccolta e condivisione dei dati riguardanti i servizi di locazione di alloggi a breve termine”, l’ultimo passaggio formale prima della pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea e della piena entrata in vigore entro 24 mesi.

l Il nuovo regolamento prevede un processo di registrazione per identificare gli host e le proprietà. Queste informazioni includono l’indirizzo, il tipo di unità, il numero di posti letto e l’identità del locatore, sia persona fisica che giuridica. Al termine di questa procedura, sarà rilasciato un numero di registrazione da inserire in un registro pubblico, che dovrà essere inserito nell’annuncio sul portale web. Gli Stati membri istituiranno quindi un unico punto di ingresso digitale per ricevere dati dalle piattaforme su base mensile (ad esempio, il numero di notti prenotate, il numero di ospiti, l’indirizzo specifico, il numero di registrazione, l’URL relativo all’alloggio).

l In Italia è in corso un confronto tra il Governo e le Regioni riguardo alla creazione di una piattaforma unica che faciliti il dialogo tra i vari software regionali attualmente in uso.

Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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