Le caratteristiche, la modalità di richiesta e di utilizzo del Bonus acqua potabile per le spese sostenute nel 2022-2023.
Il Bonus acqua potabile introdotto dalla legge di Bilancio 2021 (art. 1, cc. 1087-1089) è stato esteso anche a tutto il 2023 dalla legge di Bilancio 2022. Si tratta di un credito d’imposta nella misura del 50% della spesa sostenuta tra il 1.01.2021 e il 31.12.2023 per l’acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.
Il credito viene poi eventualmente ridotto sulla base delle comunicazioni che pervengono, in modo da non eccedere il limite di spesa stabilito per l’anno di riferimento che per il 2022 è di 5 milioni di euro, mentre per il 2023 scenderà a 1,5 milioni di euro.
Per l’anno 2021 si ricorda che la percentuale calcolata è stata del 30,3745% (provvedimento 31.03.2022, n. 102326): per esempio, a una Srl che ha speso 5.000 euro per il sistema di filtraggio e ha quindi richiesto un credito di 2.500 euro, spetta un credito di 2.500 x 30,3745% = 759 euro.
Essendo atteso per il 2023 un ingente abbassamento delle risorse messe a disposizione per tale misura, può essere conveniente valutare, sempre avendo la necessità di effettuare tale tipologia di spesa, di acquistare il sistema di depurazione entro il 31.12.2022.
I beneficiari sono:
● persone fisiche non nell’esercizio di un’attività economica sull’immobile di privata abitazione;
● imprenditori e professionisti ed enti non commerciali (compresi quelli del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciti) sull’immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.
Nel limite di spesa di:
● 1.000 euro per le persone fisiche;
● 5.000 euro per gli altri soggetti.
Per ottenere il credito occorre conservare la fattura elettronica o documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del beneficiario; il pagamento, per i beneficiari diversi dalle imprese in ordinaria, deve avvenire con mezzi tracciabili (versamenti bancari o postali o con altri sistemi di pagamento diversi dai contanti).
L’ammontare delle spese agevolabili va comunicato a consuntivo all’Agenzia delle Entrate tra il 1.02 e il 28.02 dell’anno successivo a quello di sostenimento del costo, tramite il servizio web disponibile nell’area riservata del sito dell’Agenzia. Quindi, per le spese sostenute nel 2022, la comunicazione andrà inviata entro il mese di febbraio 2023, mentre per quelle sostenute nel 2023, nel mese di febbraio 2024.
Entro il 31.03 (sempre dell’anno successivo) uscirà il provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate con l’indicazione della percentuale suddetta.
Il credito è utilizzabile a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento:
● per le persone fisiche, nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa; quindi, per esempio se viene sostenuta nel 2022, nel dichiarativo 2023 sul 2022, e nei dichiarativi successivi fino alla conclusione dell’utilizzo. Oppure in compensazione attraverso F24;
● per gli altri soggetti, esclusivamente in compensazione tramite F24.
Autore: Paolo Meneghetti, Vittoria Meneghetti – Sistema Ratio Centro Studi Castelli