Bonus acqua potabile: spese 2022 da comunicare entro il 28.02.2023

Nel mese di febbraio è possibile inviare la domanda per fruire del bonus acqua potabile per le spese sostenute nel 2022, nel limite massimo di 1.000 euro per le persone fisiche e di 5.000 euro per gli altri soggetti.

Dal 1.02 al 28.02.2023 è possibile inviare la comunicazione telematica per il bonus acqua potabile 2022. Termine aperto da una nota dell’Agenzia del 1.02.2023.

Le spese da comunicare nella suddetta domanda sono quelle sostenute nel 2022. A marzo poi uscirà un provvedimento del direttore dell’Agenzia delle Entrate che stabilirà la percentuale di credito riconosciuta a ciascun beneficiario in funzione delle domande presentate, nel limite annuo 2022 pari a 5 milioni di euro (da suddividersi quindi tra i richiedenti). Il limite nel 2023 scenderà a 1,5 milioni di euro.

Il credito è utilizzabile a partire dal giorno lavorativo successivo alla pubblicazione del provvedimento: per le persone fisiche è utilizzabile nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento della spesa; quindi, per esempio se viene sostenuta nel 2022, nel dichiarativo 2023, relativo al 2022, e nei dichiarativi successivi fino alla conclusione dell’utilizzo. Oppure in compensazione attraverso F24; per gli altri soggetti: esclusivamente in compensazione tramite F24.

Si ricorda che il bonus acqua potabile è stato introdotto dalla legge di Bilancio 2021 (art. 1, cc. 1087-1089), poi esteso anche a tutto il 2023, dalla legge di Bilancio 2022. Trattasi di un credito d’imposta nella misura del 50% della spesa sostenuta tra il 1.01.2021 e il 31.12.2023, per l’acquisto e installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare per il miglioramento qualitativo delle acque destinate al consumo umano erogate da acquedotti.

Per l’anno 2021 si ricorda che la percentuale calcolata è stata del 30,3745% (provvedimento 31.03.2022, n. 102326); pertanto, per esempio, ad una SRL che ha speso 5.000 euro per il sistema di filtraggio e ha, quindi, richiesto un credito di 2.500 euro, spetta un credito di 2.500 x 30,3745% = 759 euro.

I beneficiari sono: persone fisiche non nell’esercizio di un’attività economica sull’immobile di privata abitazione; imprenditori e professionisti ed enti non commerciali (compresi quelli del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciti) sull’immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale.

Nel limite di spesa di: 1.000 euro per le persone fisiche; 5.000 euro per gli altri soggetti.

Per ottenere il credito occorre conservare la fattura elettronica o documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del beneficiario e il pagamento, per i beneficiari diversi dalle imprese in ordinaria, deve avvenire con mezzi tracciabili.

Il codice tributo da utilizzare è: 6975 e quale anno si deve indicare l’anno di riconoscimento del credito; pertanto, per le spese sostenute nel 2022 sarà 2023 (anno di uscita del provvedimento che andrà a riconoscere il credito).

Autore: Paolo Meneghetti, Vittoria Meneghetti – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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