Bonus mobili 2023

Per la detrazione del 2023, il limite è pari a 8.000 euro con interventi iniziati dal 1.01.2022.

Il bonus mobili 2023 spetta nella misura massima di spese pari a 8.000 euro; pertanto, la detrazione massima fruibile sarà di 4.000 euro (il 50% di 8.000), da ripartire in 10 quote annuali pari a 400 euro l’una.

Nel 2022 il medesimo bonus era pari a 10.000 euro, mentre nel 2024 sarà di 5.000.

Per fruire del bonus mobili 2023 è necessario avere iniziato a eseguire un intervento di recupero edilizio a partire dallo scorso 1.01.2022. Gli interventi edilizi in questione sono:

● manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;

● ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;

● restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;

● manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni di edifici residenziali.

Per fruire della detrazione per l’acquisto di mobili, è necessario:

● aver sostenuto le spese per l’intervento edilizio (anche solo una parte delle spese – Circ. 19/E/2020 e non necessariamente le spese per l’intervento edilizio devono essere più alte di quelle per l’acquisto dell’arredo);

● aver sostenuto la spesa per arredo soltanto dopo l’inizio dei lavori edilizi.

Ad esempio, se nel 2022 si è già fruito di 5.000 euro per acquistare mobili per la casa in ristrutturazione (iniziata per esempio il 2.03.2022) quest’anno, 2023, sono ancora disponibili 3.000 per l’acquisto di ulteriori mobili/elettrodomestici per l’arredo della casa in questione.

Il bonus è riferito alla singola unità immobiliare, quindi in caso di ristrutturazione di più unità spetta interamente per le diverse unità.

La modalità di pagamento dell’arredo può essere: bonifico, carta di credito o debito, finanziamento a rate. Non è ammesso l’assegno bancario o i contanti.

Se il pagamento è disposto con bonifico, non è necessario utilizzare quello (soggetto a ritenuta) appositamente predisposto da banche e Poste Spa per le spese di ristrutturazione edilizia.

Si ricorda che gli acquisti di alcuni elettrodomestici per i quali si può usufruire del bonus (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) vanno comunicati all’Enea. Tutte le informazioni sull’invio della comunicazione sono disponibili sul sito Enea, alla pagina dedicata al “Bonus casa”. La mancata o tardiva trasmissione non implica, tuttavia, la perdita del diritto alle detrazioni (risoluzione 18.04.2019, n. 46/E).

I documenti da conservare sono:

● la ricevuta del bonifico o di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito) o la documentazione di addebito sul conto corrente;

● le fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti.

Recentemente, nel mese di gennaio 2023, è stata aggiornata la Guida dell’Agenzia (L’Agenzia Informa) sul tema.

Autore: Paolo Meneghetti, Vittoria Meneghetti – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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