Carta acquisti 2024: over 65 anni e genitori di bambini under 3 anni

Disponibile sul sito MEF la nuova modulistica per ottenere il contributo per spese alimentari, sanitarie e per bollette di luce e gas.

È con il comunicato stampa del 2.01.2024 che il Ministero dell’Economia e delle Finanze informa della possibilità di presentare negli Uffici Postali la domanda per la Carta Acquisti, compilando i moduli pubblicati sul sito del MEF. Il contributo vale 40 euro al mese e viene caricata ogni 2 mesi con 80 euro, sulla base degli stanziamenti disponibili.

La carta Acquisti è una normale carta di pagamento elettronico, uguale a quelle che sono già in circolazione e ampiamente diffuse nel nostro Paese. La principale differenza è che con la Carta Acquisti le spese, invece che essere addebitate al titolare della Carta, sono addebitate e saldate direttamente dallo Stato.

La Carta potrà essere utilizzata per effettuare i propri acquisti in tutti i negozi alimentari abilitati al circuito Mastercard. I negozi che espongono il simbolo qui di fianco, inoltre, daranno sconti aggiuntivi alle normali promozioni.

Nel dettaglio, per i cittadini che fanno domanda e hanno i requisiti di legge (D.L. 112/2008) è disponibile una Carta Acquisti utilizzabile per il sostegno della spesa alimentare, sanitaria e il pagamento delle bollette della luce e del gas. Con la Carta si possono anche avere sconti nei negozi convenzionati che sostengono il programma e si potrà accedere direttamente alla tariffa elettrica agevolata.

I beneficiari che hanno ottenuto la carta elettronica negli anni precedenti e continuano a rientrare nei requisiti previsti, potranno usufruire del contributo senza bisogno di presentare una nuova richiesta. La Carta Acquisti, infatti, funziona come una normale carta di pagamento elettronica e, una volta ottenuta, viene periodicamente ricaricata dallo Stato senza ulteriori formalità o richieste.

La carta è riservata alle persone che hanno un’età non inferiore a 65 anni e un’età inferiore a 3 anni e sono in possesso dei seguenti requisiti:

l della cittadinanza italiana; ovvero della cittadinanza di uno Stato appartenente all’Unione Europea; ovvero familiare di cittadino italiano, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; ovvero familiare di cittadino comunitario, non avente la cittadinanza di uno Stato membro dell’Unione Europea, titolare del diritto di soggiorno o del diritto di soggiorno permanente; ovvero cittadino straniero in possesso del permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo; ovvero rifugiato politico o titolare di posizione sussidiaria;

l essere cittadino regolarmente iscritto nell’Anagrafe della Popolazione Residente (Anagrafe comunale);

l avere trattamenti pensionistici o assistenziali che, cumulati ai relativi redditi propri, sono di importo inferiore a 8.052,75 euro all’anno o di importo inferiore a 10.737,00 euro all’anno, se di età pari o superiore a 70 anni;

l avere un ISEE (Indicatore della situazione economica equivalente), in corso di validità, inferiore a 8.052,75 euro;

l non essere, da solo o insieme al coniuge indicato nel quadro 4:

l intestatario/i di più di una utenza elettrica domestica;

l intestatario/i di utenze elettriche non domestiche;

l intestatario/i di più di una utenza del gas;

l proprietario/i di più di un autoveicolo;

l proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 25%, di più di un immobile ad uso abitativo;

l proprietario/i, con una quota superiore o uguale al 10%, di immobili non ad uso abitativo, inclusi quelli ubicati al di fuori del Territorio della Repubblica Italiana o di categoria catastale C7;

l titolare/i di un patrimonio mobiliare, come rilevato nella dichiarazione ISEE, superiore a 15.000 euro ovvero, se detenuto all’estero e non già indicato nella dichiarazione ISEE, non superiore alla medesima soglia una volta convertito in euro al cambio vigente al 31 dicembre dell’anno precedente la presentazione della dichiarazione ISEE.

l non fruire di vitto assicurato dallo Stato o da altre pubbliche amministrazioni in quanto ricoverato in istituto di cura di lunga degenza o detenuto in istituto di pena.

Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Cinzia De Stefanis – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

Total
0
Shares
Articoli correlati