Innovazione ed eco-design, un incentivo per la transizione ecologica

C’è tempo fino al 12.07.2023 per accedere all’incentivo “Transizione ecologica organismi culturali e creativi”. La misura è promossa dal Ministero della Cultura ed è gestita da Invitalia. Trattasi di un contributo a fondo perduto per progetti di innovazione ed eco-compatibili che può coprire fino all’80% delle spese e comunque un importo massimo di 75.000 euro.

Con l’avviso pubblico dell’11.04.2023, sono state definite le modalità operative di erogazione del suddetto contributo.

Interessati dalla misura agevolativa sono le micro e piccole imprese (in forma societaria di capitali o di persone), incluse le società cooperative, le associazioni non riconosciute, le fondazioni, le organizzazioni dotate di personalità giuridica no profit, nonché gli enti del Terzo settore, iscritti o in corso di iscrizione al RUNTS, che risultano costituiti al 31.12.2021 e che operano in specifici settori culturali e creativi.

Sono, in particolare, finanziabili i progetti fino a 100.000 euro (al netto dell’Iva) da realizzare in 18 mesi e comunque entro e non oltre il 31.12.2025. Gli interventi agevolabili devono avere i seguenti obiettivi: realizzazione di attività, progetti o prodotti improntati sull’eco-design e sulla sostenibilità; strumenti e soluzioni per la realizzazione di eventi, attività e servizi culturali a basso impatto ambientale; azioni di pianificazione strategica, organizzativa e operativa per la redazione e attuazione di piani di sviluppo di governance e di misurazione degli impatti ambientali; realizzazione di prodotti culturali con una forte componente educativa e didattica; realizzazione di attività di sviluppo e prototipazione sperimentale, finalizzate all’eco-design dei prodotti e al recupero, riuso, riciclo di prodotti.

Ciascun soggetto può presentare una sola domanda correlata a un solo progetto.

Il beneficio, come anticipato, copre una parte delle spese sostenute e, pertanto, i soggetti realizzatori devono garantire la copertura finanziaria “residua” del progetto apportando risorse proprie per un importo pari alla quota parte della spesa ammissibile (più Iva) non coperta dal contributo.

Sono, inoltre, ammissibili al beneficio le spese sostenute dai soggetti realizzatori a partire dal giorno successivo alla data di presentazione della domanda, concernenti le seguenti voci di investimento: impianti, macchinari, attrezzature, arredi e mezzi mobili di ultima generazione, a basso impatto ambientale e finalizzati all’utilizzo del ciclo produttivo green; servizi specialistici e beni immateriali ad utilità pluriennale, limitatamente a programmi informatici, brevetti, licenze e marchi nonché certificazioni, know-how e conoscenze tecniche, anche non brevettate correlate al progetto da realizzare (tali spese devono essere supportate da apposita perizia giurata); opere murarie fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile (investimento e capitale circolante), per l’adeguamento alle condizioni necessarie alla realizzazione dell’investimento proposto e finanziato, delle unità locali dei soggetti realizzatori.

I beni devono essere nuovi di fabbrica, non devono rappresentare mera sostituzione di impianti, macchinari e attrezzature e consentire un efficientamento del processo produttivo/erogativo. Non sono ammesse acquisizioni mediante il cd. “contratto chiavi in mano”, né beni acquisiti con contratti di leasing, né mediante commesse interne. Ai fini dell’ammissibilità della spesa, farà fede la data dei documenti fiscalmente validi. Sono, altresì, ammissibili le spese di capitale circolante, fino al limite massimo del 20% del progetto di spesa ammissibile, purché strettamente funzionali al progetto finanziato.

Il soggetto gestore (Invitalia) verifica, attraverso fatture/parcelle, ricevute, buste paga, contratti di fornitura, dati dei bilanci ovvero scritture contabili afferenti al periodo di realizzazione del progetto finanziato, l’effettivo sostenimento delle spese, per un importo almeno pari a quello riconosciuto come ammissibile.

Sul piano operativo, il contributo è concesso sulla base di un procedimento a graduatoria. A partire dalla data di chiusura della presentazione delle domande, Invitalia avvierà la valutazione delle proposte progettuali e stilerà una graduatoria di merito per ciascuna priorità settoriale e territoriale. Le domande (unitamente agli allegati) devono essere presentate esclusivamente in via telematica attraverso la piattaforma web di Invitalia e firmate digitalmente. Nel caso in cui uno o più allegati risultino illeggibili, errati o incompleti, Invitalia ne dà comunicazione a mezzo PEC assegnando un termine massimo di 10 giorni per l’invio di quanto richiesto, pena la decadenza della domanda.

L’erogazione del contributo avviene mediante SAL, al massimo pari a 2. È fatta salva la possibilità di richiedere l’erogazione di una prima quota di agevolazione a titolo di anticipazione, nella misura non superiore al 10% del totale del contributo concesso, entro 30 giorni dalla sottoscrizione del provvedimento e previa sottoscrizione di fideiussione bancaria o polizza fideiussoria, a favore del soggetto gestore, di pari importo, irrevocabile, incondizionata ed escutibile a prima richiesta.

La quota intermedia, fino al raggiungimento del 90% del contributo complessivo concesso, sarà erogata a fronte di spese effettivamente sostenute per stati di avanzamento dei lavori. Le erogazioni successive all’acconto saranno erogate previa verifica dell’effettivo avanzamento dei lavori. La richiesta della quota a saldo deve essere presentata entro 3 mesi dalla data di ultimazione del progetto e deve essere almeno pari al 10% del contributo concesso.

Invitalia procede all’erogazione del contributo entro 60 giorni dall’arrivo della richiesta di erogazione. Questa dovrà essere corredata, oltre che dalla documentazione prevista, anche da una relazione tecnica finale che riporti l’elenco riepilogativo dei titoli di spesa nonché le eventuali variazioni intervenute in sede esecutiva rispetto al progetto presentato.

Qualora, a seguito della presentazione di una richiesta di erogazione risulti necessario acquisire ulteriori informazioni, dati o documenti ovvero precisazioni/chiarimenti, Invitalia può richiederli mediante una comunicazione scritta, assegnando un termine per la loro presentazione. In sede di erogazione dell’ultima tranche di contributi concessi saranno ricalcolati i parametri valutativi oggettivamente verificabili; nel caso in cui tale ricalcolo conduca ad un valore complessivo inferiore a quello degli ultimi progetti ammessi in graduatoria, il contributo concesso sarà revocato.

Autore: Raffaele Pellino – Sistema Ratio Centro Studi Castelli

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