Ogni cosa al suo posto. Capanni, ripostigli, compostiere: idee e consigli per mettere ordine con stile

Capanni, ripostigli, compostiere: idee e consigli per mettere ordine con stile.

Un giardino deve essere certamente bello e gradevole per poter accogliere i proprietari e tutti gli ospiti che questi vorranno ricevere. Soprattutto in questi anni, dove la crescita esponenziale del tessuto urbano ha iniziato a mostrare i propri limiti, avere a disposizione un piccolo o un grande spazio aperto è fondamentale per il benessere psicofisico di grandi e piccini. Non si tratta di considerazioni dettate da una predisposizione d’animo: sono molte le ricerche scientifiche a testimoniare la capacità delle aree verdi di migliorare la qualità della vita di tutti noi.

La vita all’aria aperta e la cura degli spazi verdi richiedono però locali accessori al piano terra che, se non presenti, devono essere sostituiti da strutture prefabbricate o costruite appositamente. Tutto questo senza dimenticare i bambini – tra i principali beneficiari degli spazi aperti – che desiderano giochi e occasioni di svago ben integrate tra alberi, arbusti e tappeti erbosi.

Ma se è vero che il giardino è un’estensione dell’abitazione, è fondamentale che questo possa ospitare accorgimenti e strutture in grado di agevolare la vita di tutti i giorni. Un caso emblematico, per esempio, può essere lo stendibiancheria; se ben studiato e ben collocato può assumere una valenza positiva: la vista e il profumo dei panni lavati, entro certi limiti, sono decisamente piacevoli per non parlare dei risvolti ambientali dell’asciugatura naturale del bucato rispetto a quella a macchina.

I capanni

Un capanno può dare una marcia in più al giardino. Può trasmettere un senso di grande eleganza oppure un tocco spiritoso o, ancora, può apportare un piacevole senso di antico e vissuto. In ogni caso i capanni devono essere ben organizzati e ampi in modo da potervi ricoverare una grande quantità di attrezzi e materiale da lavoro. Vanghe, rastrelli, concimi e ammendanti sono solo alcune delle cose che devono trovare posto in un capanno. Bulbi a fioritura primaverile o autunnale, avanzi di miscugli di semente per ripristinare alcune aree dove non si è sviluppato il tappeto erboso, innaffiatoi e secchielli, piccoli attrezzi manuali. Ma anche tagliaerba, decespugliatori, carriole. E, ovviamente, tutta quella miriade di attrezzi e strumenti che occorrono per le piccole riparazioni domestiche.

Un capanno, in effetti, è una rappresentazione di chi abita in una casa. All’esterno della struttura possono trovare posto gli oggetti più voluminosi quali, per esempio, una scala o dei manici telescopici.

L’importante è che contenitore e contenuto siano ordinati, con attrezzi e strumenti facilmente raggiungibili in modo da trovare sempre quello che occorre. L’eventuale tavolo da lavoro deve essere libero e privo di pile di materiali vari dispersi sul piano: altrimenti chi avrebbe voglia di lavorarci sopra?

Sovente il capanno è relegato in un luogo marginale del giardino. Questa può essere un’ottima soluzione se non sappiamo come sfruttare quell’angolo che, magari, è ombreggiato e poco ospitale per la maggioranza delle piante. Anche in questi casi, però, è importante evitare che il capanno appaia decadente, al pari di un oggetto dimenticato e destinato a un veloce oblio. La sua collocazione quindi non deve impedire una corretta e regolare manutenzione, con particolare riferimento alla verniciatura delle parti esterne. Pertanto, occorre evitare di posizionare i capanni in perfetta aderenza con il confine di proprietà. Al contrario è davvero opportuno lasciare uno spazio sufficiente tra capanno e confine per poter accedere e provvedere alla manutenzione ordinaria, ma anche all’eventuale rimozione di infestanti, ruderali e rampicanti che si dovessero sviluppare. Questi spazi, tra l’altro, possono essere utilizzati per riporre oggetti utili quali scale da lavoro o sedie da esterno impilate.

A seconda dei casi, si vorrà rendere il capanno più sofisticato oppure meno serioso o, ancora, lo si vorrà nascondere alla vista dei fruitori del giardino. È quindi possibile lavorare con i colori per cambiare l’aspetto esterno in modo da coordinare la tinta con quella dell’edificio di abitazione oppure per ravvivare il capanno e fargli assumere un ruolo di attrattore di sguardi, un oggetto bello da vedere anche da lontano e capace di guidare la lettura dell’intero giardino. Qualora volessimo occultarlo alla vista, invece, sarà possibile ricorrere a rampicanti di buon comando oppure all’uso di graticci da lasciare liberi o, a loro volta, avvolti da piante.

Giochi e casette

Non è infrequente che un giardino cambi fisionomia in funzione dell’età dei più piccoli. Se nei primissimi anni di vita è fondamentale un’area adatta all’esplorazione, negli anni successivi è importante ricreare un luogo di giochi e aggregazione. Con tutta probabilità sono l’acqua e la sabbia al primo posto tra i desideri dei bambini in tema di giochi all’aria aperta. La prima può assumere varie forme: da modesti giochi a spruzzo sino ad arrivare a piscine e biopiscine, sebbene queste ultime abbiano implicazioni non indifferenti in tema di sicurezza nel gioco. Al contrario, la sabbia è un materiale economico che non richiede investimenti impiantistici ma che assicura divertimento e socializzazione. Quale bambino non ha mai giocato con le formine? Chi non ha mai litigato distruggendo le formine di sabbia costruite da un altro bambino? Anche se apparentemente violento, il litigio è un modo che i piccoli utilizzano per rapportarsi l’uno all’altro, passo importante per il raggiungimento dell’autonomia.

La buca della sabbia deve essere realizzata in modo adeguato per evitare che diventi rapida preda di piante infestanti e che sia scambiata da qualche animale come zona dei bisogni o per il riposo. L’ideale è quindi realizzare una piccola vasca interrata, per esempio in mattoni, che disponga però di fori di drenaggio sul fondo. La profondità può essere variabile: certamente sono necessarie alcune decine di centimetri se vogliamo replicare un effetto spiaggia. Sul fondo della buca dovremo predisporre uno strato di ghiaia grossolana volto a migliorare il drenaggio profondo. Al di sopra di questo, separato da uno strato geotessile che possiamo trovare nei centri edili, si stenderà la sabbia per i giochi. Imprescindibile se vogliamo tenere lontani gli animali indesiderati è prevedere la chiusura della buca con un coperchio, per esempio realizzato con semplici assi di legno, magari dello stesso colore del capanno.

Per chi dispone di spazi più ampi diventa quasi obbligatorio installare un’altalena, in assoluto uno dei giochi più ambiti dai bambini. Se la geometria del giardino lo consente non sarebbe male posizionare l’altalena, o lo scivolo, nei pressi del capanno in modo che questo possa assumere anche la funzione di casa dei giochi. Se vogliamo stupire ancora di più i nostri piccoli ospiti possiamo anche installare un tappeto elastico, gioco divertente, molto apprezzato in questi ultimi anni anche se relativamente impattante per la composizione paesaggistica. In questo caso dobbiamo cercare di inserire queste strutture al di fuori dei principali punti di vista.

Le compostiere

Il compost è un alleato prezioso all’interno di un giardino ma, purtroppo, le compostiere che si trovano più frequentemente in commercio sono costituite da strutture plastiche di dubbio gusto. Grandi contenitori di colore nero o verde di difficile inserimento all’interno di un giardino ragionato. D’altra parte, non è nemmeno ipotizzabile lasciare maturare gli scarti delle lavorazioni di giardinaggio sotto forma di cumuli, soprattutto nei giardini di minori dimensioni. Una buona soluzione può essere costituita da una schermatura tramite graticcio di legno oppure, per i più temerari, da una struttura completamente autocostruita in legno verniciato. In questo secondo caso è rilevante studiare i meccanismi chimico-fisico-biologici che regolano la formazione di compost, pena l’avvio di fermentazioni sgradevoli in luogo di una corretta mineralizzazione della sostanza organica: l’obiettivo è assicurare una buona e omogenea ossigenazione alla massa da compostare ed evitare un surriscaldamento della stessa. Anche in questo caso, quindi, possono tornare utili angoli nascosti e ombreggiati.

Autore: Luca Masotto – Sistema Ratio Centro Studi Castelli Srl

Total
0
Shares
Articoli correlati