Evoluzione del brand e del logo per il rilancio dell’immagine

È vitale inseguire il progresso ritoccando valori e scopi prefissati. Se l’identità dell’impresa è diversa da quando è stata avviata, anche il logo dovrebbe esprimere questi mutamenti prevedendo azioni migliorative.

Alla ricerca di prodotti e servizi, i clienti possono accedere con facilità a una moltitudine di informazioni. Nella continua frenesia odierna, l’arrivo di nuovi avversari scatena una lotta agguerrita all’interno dei vari settori, con la necessità di mostrare valore e preparazione. Le imprese devono assolutamente reggere il ritmo, non solo aggiornando le offerte, ma anche la propria visione che deve collocarsi in un costante contesto dinamico. Un marchio se vuole spiccare dev’essere attraente e ispirare fiducia.

Il compito di comunicare l’essenza di una marca in modo quasi subliminale, senza interferenze e in modo durevole, ovvero di veicolare gli aspetti immateriali e valoriali di un’azienda, spetta al logo. È grazie al logo che una ditta si rende riconoscibile agli occhi dei consumatori, differenziandosi dalla concorrenza.

Talvolta questo simbolo nasce perfetto al primo colpo e non viene più rivisto. Nella maggior parte dei casi vi è però la necessità di ottimizzarlo e aggiustarlo per tenere il passo con le novità di stile e tendenza del design e quelle aziendali. Più il logo è datato, più è probabile che necessiti di una riprogettazione.

Se è stato pensato e creato molti anni fa, difficilmente saprà parlare ai clienti di oggi. I loghi adesso vanno pensati in ottica “reattiva” per essere adattabili ai vari dispositivi elettronici. Utilizzando una metafora è facile pensare alla riprogettazione come alla ristrutturazione di un edificio: possiamo rifare il colore, possiamo aggiungere il cappotto per essere più funzionali o possiamo aggiungere elementi per migliorarne la conformazione e l’utilizzo.

L’operazione deve inevitabilmente andare di pari passo con le trasformazioni e le significative evoluzioni interne. Se muta il marchio o la percezione del segno comunicativo nel pubblico, allora può essere necessario un processo di miglioramento dell’aspetto che si riflette sul logo e su ogni altro strumento di contatto.

Per realizzare questa manovra si parte da un’analisi dei punti di forza e di debolezza e si procede a un confronto con i principali concorrenti, mettendo a fuoco i valori, la filosofia e l’identità. Si passa quindi a una fase più pratica, in cui si ridisegna il logo, il sito, la brochure, i listini, gli imballaggi, senza trascurare i testi.

È possibile dire che almeno ogni decina d’anni l’immagine coordinata dovrebbe essere rivista da uno studio specializzato per analizzare e rimodernare il segno. L’intervento potrebbe riguardare un ritocco o un aggiornamento della grafica, dello stile o del font. Tirando le somme, il cambio può essere dettato da diverse esigenze, ma deve sempre essere pensato con cura, calcolando per bene ogni dettaglio.

Si può scegliere la continuità con la versione precedente, andando a lavorare sui dettagli, oppure scegliere di modificare tutto. Ciò che conta è che il logo sappia rappresentare al meglio il marchio, inviare un messaggio ben definito ai consumatori… insomma, risultare pienamente funzionale allo scopo.

Autore: Manrico Merci

Total
0
Shares
Articoli correlati