Approvata la revisione del PNRR Italiano, con novità in termini di crediti d’imposta transizione 5.0, incentivi per l’efficienza energetica e le energie rinnovabili.
La Commissione Europea in data 24.11.2023 ha espresso una valutazione positiva sulla revisione del PNRR italiano che introduce una serie di misure strategiche per il potenziamento del sistema produttivo. Ora spetta al Consiglio europeo approvare in via definitiva il testo revisionato. Il piano ha ora un valore pari a 194,4 miliardi di euro (122,6 miliardi in sovvenzioni e 71,8 miliardi in prestiti) e prevede un aumento da 6 a 7 missioni, con l’introduzione del nuovo capitolo REPowerEU. Le riforme passano da 59 a 66 e sono complessivamente previsti 150 investimenti. Le imprese avranno, dunque, a disposizione una dotazione più ampia e un maggior numero di incentivi a supporto degli investimenti.
Tra questi, si evidenzia il Piano Transizione 5.0, a cui sono assegnati complessivamente 6,3 miliardi di euro, che prevede 3 crediti d’imposta in relazione alle spese sostenute tra il 1.01.2024 e il 31.12.2025 relative a:
l acquisto di beni strumentali materiali o immateriali 4.0 (3,78 miliardi di euro);
l acquisto di beni necessari per l’autoproduzione e l’autoconsumo da fonti rinnovabili, ad esclusione delle biomasse (1,89 miliardi di euro);
l spese per la formazione del personale in competenze per la transizione verde (630 milioni di euro).
Tali attività dovranno produrre dei risultati in termini di efficienza energetica o risparmio di energia e l’intensità del beneficio fiscale aumenterà in base ai miglioramenti conseguiti.
A latere del noto Piano Transizione 4.0, che proseguirà con lo scopo di incentivare l’acquisto di beni 4.0, il piano Transizione 5.0 prevederà incentivi per quegli investimenti in beni e attività che genereranno risparmi energetici o apporteranno miglioramenti in termini di efficienza energetica. I dettagli del piano Transizione 5.0 saranno contenuti in un decreto legge previsto tra dicembre 2023 e gennaio 2024 e in successivi provvedimenti attuativi del Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT).
Sono, inoltre, destinati 320 milioni di euro per contributi a fondo perduto, in media pari a circa il 50% dell’investimento totale, alle PMI che investono nell’acquisto di sistemi e tecnologie digitali per la produzione di energia da fonti rinnovabili per l’autoconsumo, lo stoccaggio e l’accumulo.
In totale 2,5 miliardi di euro saranno impiegati per incentivi a favore della transizione energetica, l’efficienza energetica e la sostenibilità dei processi produttivi, tra cui la misura Contratti di Sviluppo a supporto di progetti di Tecnologie Net Zero maggiori di 20 milioni di euro, il Fondo Transizione Industriale per supportare progetti compresi tra 3 e 20 milioni di euro e l’agevolazione “Competitività e resilienza delle filiere produttive strategiche” per agevolare programmi di sviluppo industriale e di protezione ambientale.
Altra importante novità risiede in un incremento di ulteriori 850 milioni di euro per la misura Parco Agrisolare, chiuso lo scorso 12.10.2023, che ha registrato un overbooking di domande; la dotazione è così passata da 1,5 a 2,3 miliardi.
Infine, sono previsti incentivi a favore dell’efficienza energetica, dell’aumento della produzione ed utilizzo di energia rinnovabile nei settori agroalimentare, pesca e acquacoltura, silvicoltura, floricoltura e vivaismo, ed agevolazioni per il settore del turismo a cui sono assegnati 308 milioni di euro. A fianco a tali misure, si attende inoltre l’approvazione della legge di Bilancio 2024 entro il 31.12.2023, che conterrà ulteriori agevolazioni a supporto degli investimenti delle imprese.
Foto: archivio Qdpnews.it
Autore: Vendor Srl SB – Sistema Ratio Centro Studi Castelli