Giornata della Legalità a 32 anni dalla strage di Capaci, onorata la memoria di Giovanni Falcone

Il murale dedicato a Falcone e Borsellino recentemente inaugurato a Casale sul Sile

Ci sono date che rimarranno impresse nei cuori e nelle menti degli italiani per tanto tempo: una di queste è il 23 maggio del 1992, giorno in cui si consumò la strage di Capaci nella quale perse la vita il magistrato antimafia Giovanni Falcone.

Oggi, 23 maggio 2024, si celebra il 32esimo anniversario di una tragedia che ha scosso l’Italia intera e tutte le persone che credono nei valori della legalità e della giustizia.

Alle ore 17.57 di quel giorno, a Capaci (Palermo), Cosa Nostra fece esplodere con 500 kg di tritolo il tratto di autostrada dove transitava Falcone.

Insieme a lui morirono la moglie Francesca Morvillo e gli agenti della scorta Vito SchifaniRocco Dicillo e Antonio Montinaro.

“Come sostenevano Falcone e Borsellino – ha affermato oggi il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella -, la Repubblica ha dimostrato che la mafia può essere sconfitta e che è destinata a finire. L’impegno nel combatterla non viene mai meno. I tentativi di inquinamento della società civile e le intimidazioni nei confronti degli operatori economici sono sempre in agguato”.

“La Giornata della legalità che si celebra – continua – vuole essere il segno di una responsabilità comune. È necessario tenere alta la vigilanza. Gli anticorpi istituzionali, la mobilitazione sociale per impedire che le organizzazioni mafiose trovino sponde in aree grigie e compiacenti, non possono essere indeboliti”.

“Ricordando quella tragedia – commenta il presidente della Regione Veneto Luca Zaia – si celebra oggi la Giornata nazionale della Legalità, perché le nostre istituzioni siano sempre in prima fila per combattere la malavita attraverso il senso dello Stato, il coraggio e la dignità”.

In occasione della 29esima edizione del Premio “Bontà Città di Treviso giovani“, andata in scena nei giorni scorsi, sono state premiate delle persone che si sono distinte per la loro dedizione nell’aiutare il prossimo. La cerimonia si è svolta al Centro Servizi “Villa delle Magnolie” a Monastier e ha visto la presenza del Prefetto di Treviso, Angelo Sidoti, del Procuratore di Treviso, Marco Martani, dell’amministratore delegato di “Villa delle Magnolie” e della Casa di Cura di Monastier Cavalier Gabriele Geretto, di Michela Possamai in rappresentanza di Barbara Sardella dirigente dell’Ufficio Scolastico di Treviso, di Franco Chemello referente politiche giovanili Ufficio scolastico di Belluno, della consigliera del Comune di Treviso Nadia Bottos e del sindaco di Vedelago Giuseppe Romano.

L’evento, moderato dal Cavalier Maria Gomierato, è stato introdotto dall’Inno di Mameli, eseguito dal maestro Renzo Rostirolla accompagnato dal maestro Giovanni Campello, e dai saluti del presidente dell’Unci, organizzatore dell’evento, commendator Gianni Bordin, del direttore della struttura dottor Flavio Ogniben, del sindaco di Monastier Paola Moro e del dottor Marco Zabotti.

Prima della consegna dei diplomi di merito per la bontà, Luciano Tirindelli, uomo della scorta di Falcone sfuggito all’attentato per pura casualità, ha portato la propria testimonianza presentando un filmato sulla strage di Capaci.

Di recente, nella Marca, Falcone e il collega Paolo Borsellino sono stati ricordati e onorati in una maniera speciale: Un murale gigante che li raffigura è stato realizzato dall’artista trevigiano Manuel Giacometti sul muro di recinzione della scuola secondaria Gramsci dell’Istituto Comprensivo di Casale sul Sile.

(Foto: Comune di Casale sul Sile – archivio Qdpnews.it)
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