“In Veneto abbiamo un registro tumori che è unico per dimensione della popolazione censita. Affronta i tumori che insorgono in quasi cinque milioni di cittadini. Questo fa della nostra Regione un protagonista nella lotta contro il cancro e i numeri riportati sono i dati di un grande impegno e la guida per le strategie di prevenzione e terapia oncologica che vedono la Regione in prima linea. Nell’anno appena concluso sono stati diagnosticati 33.580 nuovi casi di tumore maligno: 17.898 nella popolazione maschile e 15.682 in quella femminile. Sono numeri che riassumono altrettante sfide per la nostra sanità e altrettante battaglie personali per i pazienti. Ma sono anche un indicatore di come nello sforzo enorme che ha segnato gli anni della pandemia, l’attività diagnostica oncologica è andata avanti; il nostro impegno non vuole lasciare indietro nessuno”.
Così il presidente del Veneto Luca Zaia, in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra ogni anno il 4 febbraio, sottolinea l’impegno della Regione e delle sue strutture sanitarie nel contrasto ai tumori.
“L’intuizione ormai consolidata delle Breast Unit, l’attività dello IOV e di tutta la rete oncologica veneta (ROV), il successo delle campagne di screening mirate alla prevenzione, il Registro Tumori che è il primo a livello nazionale a cui è stata riconosciuta la certificazione di qualità ISO 9001:2015, il livello della ricerca raggiunta nelle nostre Università anche con importanti collaborazioni internazionali, gli importanti investimenti in tecnologia diagnostica e terapeutica sono tutte conferme di come il nostro modello sanitario sia nel contrasto al cancro un fiore all’occhiello per tutto il Paese. Per noi è prioritario che i nostri cittadini sappiano che di fronte a un tumore non sono lasciati soli e possono contare su livelli sanitari di eccellenza”.
Fotografia nel 2022
Il Registro Tumori del Veneto – direttore scientifico il professor Massimo Rugge – delinea la seguente situazione per il Veneto nell’anno 2022.
Nella nostra regione, l’anno scorso, sono stati diagnosticati 33.580 nuovi casi di tumore maligno (Maschi: 17.898; Femmine: 15.682). Nel sesso femminile, i tumori della mammella sono i più frequenti (5.153 casi) in tutte le fasce di età. Seguono i tumori del colon-retto (1.631) e quelli del polmone (1.114). Nelle donne di età inferiore a 50 anni, spicca l’incidenza dei tumori della tiroide. Nei maschi, il carcinoma della prostata è il più frequente (3.177 casi), seguito dai tumori del polmone (2.063) e del colon retto (1.970). Nei maschi più giovani di 50 anni, il melanoma è il tumore più frequente, seguito dai tumori del testicolo.
A gennaio del 2018, circa 300 mila residenti nel Veneto (6%) avevano sperimentato una diagnosi di tumore maligno. L’aumento della vita media dei veneti e il miglioramento dei protocolli di diagnosi e cura fanno prevedere la crescita di questa popolazione.
Tumori in aumento e in riduzione
Dall’inizio degli anni 2000, l’incidenza dei tumori è in continua riduzione nei maschi (-1,7% all’anno), mentre è sostanzialmente stabile nelle femmine. Nei maschi, la diminuzione dei tumori maligni interessa tutte le sedi, con una sola eccezione: il melanoma cutaneo, sempre più frequente in ambedue i sessi. Con la diminuzione del numero dei fumatori è significativamente diminuita l’incidenza dei tumori polmonari; lo stesso non è per il sesso femminile, in cui è registrato un aumento dello 0,4%.
La prevenzione dà i frutti attesi nel carcinoma del colon-retto, che ha dimostrato una benvenuta decrescita (circa 4%). È certamente un successo, ma l’obiettivo è arrivare alla “doppia cifra”. Più modesto è il decremento dei tumori della vescica e del rene.
Dopo la crescita degli anni ’90, il carcinoma della mammella femminile è stabile da circa 20 anni. Anche nella popolazione femminile la diagnosi precoce di carcinoma colorettale ha avuto effetti favorevoli, ma ritardati rispetto a quanto osservato nei maschi.
Sopravvivenza dei pazienti
Nei pazienti con tumore diagnosticato tra il 2014-2016, la sopravvivenza è stata migliore nelle femmine (69%) rispetto ai maschi (62%). È possibile ipotizzare che il vantaggio del sesso femminile consegua all’anticipazione diagnostica (effetto screening!) e alle migliorate terapie (effetto oncologi!) disponibili per il carcinoma mammario.
I decessi per causa neoplastica sono in costante riduzione. Nel 2021, sono deceduti 7.430 maschi e 6.279 femmine. Il tumore del polmone è stata la causa prevalente (2,259), seguito dai tumori colorettali (1.414), pancreatici (1.180) e della mammella (1.022).
Inquinamento PFAS e tumori
Sono stati recentemente aggiornati i dati di incidenza dei tumori nella popolazione residente nei 23 Comuni ad alto/medio impatto di contaminazione-PFAS (circa 130 mila soggetti). L’aggiornamento conferma quanto già documentato nel 2019. Nella popolazione maschile, l’incidenza di tutti i tumori è stata simile a quella regionale, nel sesso femminile il numero dei tumori è risultato minore di quello della popolazione regionale non-esposta.
(Foto: web).
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