Primato italiano

È come una dolce vita, che genera serenità, benessere, intima felicità. È come la sensazione di un privilegio, di un dono inestimabile. È come un sentimento di armonia e di riconciliazione con la natura e le persone, che mette in luce una sintesi unica e straordinaria di ambienti e di sguardi.

È la bellezza del territorio – comunità delle Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, nel luglio 2019 dichiarato dall’Unesco Patrimonio Mondiale dell’Umanità, per tutto il 2023 anche Città Veneta della Cultura, dopo aver vinto la selezione regionale con il suo dossier di candidatura “Musica nel paesaggio, musica per il paesaggio”.

In questi primi giorni del mese di giugno, come era stato maggio, e tutta questa primavera, è un rincorrersi di volti e di incontri, di viaggi e di visite, di esperienze a contatto con le eccellenze di una terra che offre tutti i presupposti per un turismo emozionale, esperienziale, di qualità, in un felicissimo connubio di storia, arte, cultura, ospitalità, sport, enogastronomia, percorsi a contatto con una natura ancora sapientemente custodita  dalle mani esperte dell’uomo.

È come un nuovo convenire, ritrovarsi, riconoscersi di una porzione di Marca Trevigiana, che si trova al centro di vie inesplorate finora, quelle di un’accoglienza in chiave turistica mai sperimentata con queste modalità, inedita, speciale anche nella sua capacità di chiamare a raccolta i protagonisti della vita sociale che sono le associazioni, i gruppi, le realtà aggregate, da sempre l’anima e motore di una storia alta di popolo.

“Quello che vorrei avere il tempo di fare è condividere con i giovani le cose belle – di ogni tipo – che la Provvidenza mi ha donato. Anche questo è evangelizzare. Passare un tempo a spiegare un mosaico può educare alla vita cristiana molto più di quanto si pensi. Infatti, storicamente la Chiesa è stata sempre un luogo di arte. Nutriamoci regolarmente di cose belle, di atti belli, e il brutto non avrà niente di interessante . Mettiamoci appresso alle persone sagge, a quelle umili, a quelle che sanno amare. Per restare nella bellezza”.

È l’invito contenuto nel capitolo finale di un libro recente di don Fabio Rosini “L’arte di ricominciare”, una sorta di appello a seguire la via della bellezza come percorso di nuova umanità.  Vale per le Colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene, vale per tutto il nostro Paese. 

Si traduce nel primato della bellezza, nell’Italia che rappresenta il giacimento culturale più ricco al mondo, la rappresentazione più eloquente della tradizione perenne della letteratura, dell’arte, della musica, dello stile e del gusto, l’espressione magnifica della creatività, dell’armonia e della genialità che provengono dai talenti e dai sentimenti più nobili dell’animo umano.

L’Italia, infatti, non può che rinascere da qui, ritrovando le radici spirituali di una “mission” che le è stata affidata nella notte dei tempi, di una vocazione naturale alla sostanza e all’immagine del bello che sono nel suo dna, nella sua storia, nel lascito attualissimo del suo contributo unico al destino dell’umanità. Il genio italiano è sparso ovunque. Non ci sono infatti periferie in Italia per quanto riguarda la cultura.

La bellezza è in ogni luogo, a cominciare dall’amenità dei paesaggi naturali, dallo splendore degli insediamenti umani e dalle realizzazioni delle genti locali che hanno intessuto lodi a Dio con lo splendore di chiese, architetture e monumenti a partire dagli albori della civiltà cristiana.

Oggi è l’occasione unica, decisiva, irripetibile di lavorare e agire per un nuovo umanesimo, nella concretezza della nostra esperienza quotidiana, che ci invita a cambiare passo, a guardare in alto, a riscoprire il mondo nuovo, dentro e fuori di noi. Ciò che ha veramente senso, valore, priorità, senza  ripetere le scelte sbagliate, gli  errori compiuti, gli investimenti miopi, le dissipazioni evidenti, le omissioni colpevoli che hanno segnato questo settore  in passato.

La cultura e la bellezza non possono essere ancora cenerentole e residuali nel Paese che ne annovera le testimonianze e le espressioni più numerose ed eloquenti al mondo. Occorre mettere in campo idee, energie, competenze e risorse con determinazione convinta e diffusa: da questi settori, adeguatamente valorizzati e collocati doverosamente  in cima alle priorità dell’agenda nazionale, possono derivare un “sentiment” qualificato di memoria, identità e visione, manutenzione e restauro, recupero funzionale e valorizzazione dei beni, promozione di personalità illustri e di  eventi, per un efficace ritorno in termini di cultura, educazione civica, socialità e convivialità, utilizzo delle tecnologie digitali e di nuove sperimentazioni di ricerca e applicate, equilibrio ambientale e sostenibilità ecologica, “new economy” centrata su un turismo di qualità entro i patrii  confini, autentico, esperienziale, emozionale e slow. 

Si rinasce in una dinamica nazionale, si rinasce dai territori: lo dimostrano chiaramente le tante esperienze collegabili in rete, al Nord, al Centro e al Sud, dove non mancano le idee, i progetti e le realizzazioni concrete di qualità. Invece, difettano spesso a livello centrale la visione d’insieme, la volontà politica coerente, la capacità di assumere veramente le eccellenze d’Italia come straordinario biglietto da visita del nostro Paese.

Proprio questi sono i settori fondamentali  per il rilancio del “made in Italy” ammirato e apprezzato  in tutto il mondo, con benefici effetti dal punto di vista economico, nei quali devono  finalmente diventare protagoniste le giovani generazioni che garantiscono la freschezza del talento, la qualità della preparazione  e le capacità innovative nelle arti e nei mestieri del terzo millennio.

Occorre lavorare, intraprendere, investire e cooperare anche e soprattutto in questa fase di difficoltà a livello internazionale ma anche di grandi opportunità, per poter essere comunque pronti e attrezzati alle sfida planetarie sul piano culturale, economico e sociale. Perché le cose antiche, preziose e di valore della storia e dell’umanità geniale del nostro Paese sono le cose nuove autentiche per la rinascita dell’Italia.

(Foto: archivio Qdpnews.it).
#Qdpnews.it

Total
0
Shares
Articoli correlati