Nacquero nella seconda metà del terzo secolo in Arabia. Dopo aver studiato l’arte medica in Siria, praticarono la professione di medici assistendo gratuitamente i poveri. Mentre essi compivano tanto bene, scoppiò la persecuzione di Diocleziano: all’incirca nell’anno 300, i due santi medici si videro arrestati e furono martirizzati. Sul loro sepolcro numerosi sono stati i miracoli ottenuti dalla loro invocazione: lo stesso imperatore Giustiniano, raccomandatosi alla intercessione di questi santi medici, fu guarito da mortale malattia e per riconoscenza fece erigere in loro onore una sontuosa basilica. La Chiesa li ha nominati patroni dei medici, dei chirurghi, dei farmacisti, degli ospedali. Il culto di Cosma e Damiano è attestato con certezza fin dal V secolo.
Beato Luigi Tezza
Nacque a Conegliano (Treviso) il 1° novembre 1841. A quindici anni entrò come postulante nell’Ordine dei Ministri degli Infermi, a Verona. Il giovane Luigi, accolto e guidato da Padre Luigi Artini (1808-1872), sacerdote e formatore autorevole, emise la prima professione dei voti religiosi l’8 dicembre 1858. Fin da giovanissimo fu stimato per la sua maturità umana e spirituale, distinguendosi per spirito di pietà, di obbedienza, di diligenza nei suoi doveri.
Fu ordinato sacerdote il 21 maggio 1864 dal vescovo di Verona. Il 10 agosto 1871 fu inviato in Francia, dove ricoprì diversi uffici di responsabilità, quali Maestro dei novizi, Fondatore della casa di Lille,Vice Provinciale, Superiore Provinciale. Il 18 settembre 1889, il Capitolo dell’Ordine lo elesse Consultore, Procuratore e Vicario generale e per tale motivo ritornò a Roma.
In questa città il 17 dicembre 1891 incontrò la Beata Giuseppina Vannini: con lei fondò la Congregazione “Figlie di San Camillo”. Il 3 maggio 1900 ricevette l’ordine di partire per il Perù con il compito di riformare la comunità camilliana di Lima, staccata dall’Ordine nel 1832. A Lima per 23 anni svolse un apostolato intenso: si dedicò all’assistenza dei malati, specialmente poveri e bisognosi nelle case private, negli ospedali, nel lazzaretto e nelle carceri, Fu confessore e direttore spirituale in diverse Congregazioni religiose. La sua azione discreta ma continua, intelligente, carica di amore e di compassione, accompagnata da autorevolezza, da dolcezza e pazienza finì per farne un personaggio conosciuto e amato. Si spense serenamente il 26 settembre 1923, mentre tutta la città lo proclamava “l’apostolo e il santo di Lima”. Beatificato da Papa Giovanni Paolo II il 4 novembre 2001.
(Foto: web).
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