In un piccolo paese della Guascogna, in Francia, da una famiglia di contadini, nel 1581 viene alla luce Vincenzo de’ Paoli. Un benefattore che gli offre la possibilità di studiare, tanto che nel 1600, a soli 19 anni di età, è ordinato sacerdote, mentre la laurea in teologia arriverà nel 1604. Nel 1612 a Vincenzo viene affidata la parrocchia di Clichy, alla periferia di Parigi.
Questo incarico gli consente di conoscere il cardinale Pierre de Bérulle che sarà per molto tempo il suo padre spirituale. Vincenzo si rende conto dell’enorme divario esistente tra ricchi e poveri, non solo da un punto di vista materiale e sociale, ma anche dal punto di vista culturale e morale. Va a lavorare nella parrocchia di campagna di Chatillon -le-Dombez, ma qui il contatto con le miserie dei contadini lo scuote ancora più nel profondo.
Come primo atto da parroco, Vincenzo si prende carico di una famiglia ammalata che non ha di che mangiare: organizza, allora, una catena di solidarietà tra i parrocchiani che riesce alla perfezione. Si rende conto, però, che finita questa elemosina, la famiglia sprofonderà nuovamente nell’indigenza: si rende necessaria, pertanto, un’organizzazione più efficiente, a lungo termine, che serva questa e le altre realtà bisognose del territorio.
Il 20 agosto 1617 prende vita così la prima cellula della Carità vincenziana. A occuparsene, come la società impone, sono tutte donne, che si chiameranno “Serve dei poveri”. L’associazione cresce a livello esponenziale e in tempi record ottiene l’approvazione del vescovo di Lione.
Vincenzo ha capito che è l’amore a muovere tutte le cose e ha scelto di dedicarsi interamente a questo: torna al castello di Gondi, ma stavolta per occuparsi solo della promozione umana e materiale dei contadini. Poi si trasferisce a Parigi, Nella capitale presto molte nobildonne ansiose di fare beneficenza e di contribuire economicamente alle sue opere cercano “Monsieur Vincent”: nascono così le Dame della Carità. Nel 1633 Vincenzo fonda una Congregazione femminile innovativa per l’epoca: le Figlie della carità, famiglia religiosa femminile molto importante anche oggi nella Chiesa.
A questa si aggiunge poi la Congregazione della Missione, più tardi detta dei Lazzaristi, dal priorato di San Lazzaro in cui aveva sede. Vincenzo si rende conto che spesso all’ignoranza dei contadini si associa una cattiva preparazione dei sacerdoti che dovrebbero occuparsi di loro: così si impegna anche nella formazione del clero, promuovendo gli esercizi spirituali e dando vita alle “conferenze del martedì”: incontri in cui i sacerdoti raccontano le proprie esperienze di apostolato attivo e stimolano vicendevolmente le loro vocazioni alla santità.
San Vincenzo de’ Paoli muore a 79 anni. Viene canonizzato da Clemente XII nel 1737, mentre nel 1885 Papa Leone XIII lo proclama patrono di tutte le Associazioni cattoliche di carità.
(Foto: web).
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