È possibile nel 2022 stare un giorno senza macchina? Poter attraversare la strada senza controllare? Lasciare i bambini giocare in sicurezza a ridosso del marciapiede? Ebbene si, anzi dovrebbe essere qualcosa da fare sempre più spesso.
Per tale ragione, per sensibilizzare la popolazione su problemi così gravi come l’inquinamento e la congestione, è stata istituita la World Car Free Day, la giornata mondiale senza auto, promossa nel 2000 dal World Car Free Network. Si tratta di una rete internazionale che coordina le azioni di sostenitori dello stare senza auto di tutto il mondo, avente 90 organizzatori membri e altrettanti promotori.
L’iniziativa, che ha avuto origine in Europa in Islanda a Reykjiavik e nel Regno Unito a Bath, e che in seguito è stata estesa a 1600 città e 40 Paesi nel mondo, risale al 1997, quando ci fu una campagna nazionale in Inghilterra, diventando poi un evento internazionale nell’anno 2000. Il fine è quello di non limitarsi ad una singola giornata, ma di estendere l’iniziativa in modo da creare un pianeta dove poter vivere 365 giorni l’anno senza usare veicoli privati. Si rivolge, in particolare, a politici e urbanisti, che potrebbero fare in modo di incentivare l’utilizzo di mezzi alternativi come biciclette, trasporti pubblici e camminate all’aria aperta.
Anche tutta la popolazione mondiale, però, non è esclusa dal messaggio e il miglior modo per arrivare ad una soluzione così estrema ma positiva per il nostro pianeta è partire da piccoli passi e far lasciare l’automobile in garage per un giorno. Un primo esperimento è stato fatto nell’anno 2020, durante la pandemia da Covid-19, quando i cittadini sono stati costretti a rintanarsi nelle proprie abitazioni, senza uscire se non per svolgere attività fisica.
In tale occasione è stato possibile apprezzare qualcosa che fino a quel momento si credeva dimenticato, come l’assenza del rumore del traffico, respirare aria più pulita grazie alla diminuzione dell’inquinamento ma anche udire suoni e odori della natura.
Le regioni da tempo cercano di battersi per far sì che anche nella “normalità ritrovata” si possa cercare di conservare il benessere di un pianeta ormai allo stremo. Nel 2021 il Veneto aveva stanziato 5 milioni di euro per ridurre l’inquinamento e favorire la rottamazione delle vecchie auto con il conseguente acquisto di nuovi veicoli a minor impatto ambientale e la Provincia di Treviso, dal conto suo, aveva previsto contributi per le amministrazioni comunali della Marca, così da realizzare punti di ricarica pubblici per veicoli elettrici e pubblici.
È proprio sulle automobili con motore elettrico che punta la nuova tecnologia: auto in grado di percorrere distanze utilizzando l’energia chimica immagazzinata in batterie ricaricabili e rese disponibili al motore tramite energia elettrica.
Dal prossimo 1° ottobre, inoltre, in Veneto tornerà la possibilità di vietare la circolazione per i veicoli più inquinanti, calcolati in base al livello di emissione di Pm10. Torneranno quindi i tre gradi di diverso colore (verde nessuna allerta, default; giallo primo grado di allerta, rosso allerta massima) scanditi dai bollettini settimanali dell’Arpav. I periodi interessati dalle possibili limitazioni ai veicoli più inquinanti andranno dal 1° ottobre al 17 dicembre 2022 e dal 7 gennaio al 30 aprile 2023.
(Foto: archivio Qdpnews.it).
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