Addio a Ira von Fürstenberg, icona di cinema e jet set. Sposa a 15 anni a Venezia, era di casa a Cortina

La principessa Ira von Fürstenberg nel 1966

Virginia Carolina Theresa Pancrazia Galdina zu Fürstenberg, più nota come Ira von Fürstenberg, se n’è andata all’età di 83 anni.

La notizia ha fatto il giro delle agenzie di stampa ieri sera, quando è stato dato l’addio a uno dei volti più noti del cinema e del jet set degli anni Sessanta e Settanta.

Attrice e nipote di Gianni Agnelli (la madre Clara era la sorella dell’avvocato, il padre era invece un principe e giornalista tedesco) ebbe una carriera poliedrica, tra il cinema, accanto a icone come Alberto Sordi, il lavoro da modella e l’attività di disegnatrice di gioielli. A 14 anni era già indossatrice per lo stilista Emilio Pucci e venne fotografata anche da Helmut Newton.

Lei stessa e la sua famiglia hanno avuto molti rapporti con il Veneto, basti pensare che Ira era letteralmente di casa a Cortina d’Ampezzo e che i Von Furstenberg vissero a Villa Careggi Papadopoli, un edificio storico che si affaccia sul lato sinistro del Terraglio, tra Mestre e Mogliano Veneto.

La nobildonna (sorella del noto stilista Egon) fece in passato molto parlare di sé anche per la sua vita affettiva: sposa a soli 15 anni grazie a una dispensa papale, si unì in matrimonio nella chiesa di San Sebastiano a Venezia con il principe spagnolo Alfonso Hohenlohe-Langenburg. Fu uno degli eventi più mondani dell’epoca.

Dal principe spagnolo ebbe due figli, Cristoph e Hubertus: il primo morì nel 2006 in un carcere di Bangkok, dove era detenuto, perché accusato di aver falsificato il visto sul proprio passaporto. Hubertus è stato sciatore olimpico.

Il matrimonio con il principe spagnolo non durò molto (e anni dopo la nobildonna ne ottenne l’annullamento) e Ira si risposò (secondo matrimonio che finì con un divorzio), stavolta con il playboy Francisco “Baby” Matarazzo Pignatari: il fatto fece scalpore, perché accompagnato da una vicenda processuale aperta dal primo marito, che la denunciò per adulterio.

Denuncia poi ritirata, in cambio della custodia dei figli. I rotocalchi rosa tessero inoltre la presunta storia di una sua relazione con il principe Ranieri di Monaco, dopo la scomparsa di Grace Kelly.

Icona sexy degli anni Sessanta e Settanta, recitò in circa una trentina di film, arrivando a rifiutare il ruolo di “Barbarella” nel film di Roger Vadim, ruolo poi dato a Jane Fonda. Disse “no” anche all’offerta di una parte in un film erotico di Tinto Brass.

Tra le varie cose fu inoltre presidente della linea di profumi di Valentino, mentre nel 1970 condusse il Festival di Sanremo, a fianco di Nuccio Costa e di Enrico Maria Salerno.

Nel 2018 la Fondazione Musei Civici di Venezia, all’interno del percorso delle Sale Imperiali di Palazzo Reale al Museo Correr, dedicò un’inedita esposizione alle creazioni della designer, tracciandone l’evoluzione artistica.

Lo scorso anno Ira von Fürstenberg ricevette il suo ultimo riconoscimento, ovvero il Capri Person Award, a conferma di quanto il suo nome fu iconico nel panorama cinematografico e mondano.

(Foto: Wikipedia).
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