Addio a Tito Stagno, annunciò l’allunaggio agli italiani incollati alla tv. Cinquant’anni dopo rivisse quei momenti storici a Caorle. A lui è dedicato un asteroide

“Ha toccato il suolo lunare!”. Ricordando Tito Stagno, giornalista nato a Cagliari il 4 gennaio 1930 e morto a Roma oggi 1° febbraio, si rischia di cadere nella retorica, perché il suo nome e la sua immagine sono indissolubilmente legati alla telecronaca dell’allunaggio del 20 luglio 1969, condotta dagli studi Rai. Una trasmissione che fece epoca e che tenne gli italiani incollati a quelle immagini in bianco e nero.

Stagno, tuttavia, fu molto di più: fu un cronista particolarmente eclettico, come dimostra la sua carriera. Dopo l’esordio in radio nel 1949, cinque anni dopo vinse un concorso nazionale per telecronisti. Nel ’55 entrò nella redazione del telegiornale, l’anno successivo ecco un primo “contatto” con il nordest: le telecronache ai Giochi invernali di Cortina d’Ampezzo, bissate quattro anni dopo alle Olimpiadi estive di Roma, in particolare nel basket.

Fu inviato al seguito di due pontefici (Papa Giovanni XXIII e Papa Paolo VI) e due Presidenti della Repubblica, Antonio Segni e Giuseppe Saragat. Popolare conduttore del Tg Rai negli anni ’60 e ’70, nel 1961 raccontò in tv il primo volo di Jurij Gagarin intorno alla terra. La sua cronaca convinse i vertici dell’emittente di Stato ad affidargli il settore dei lanci di sonde spaziali e astronavi.

Nel ’69 ecco l’apice della notorietà, con la diretta della missione americana Apollo 11 sulla Luna, in tandem con il collega Ruggero Orlando da Houston. Molti ricordano che i due ebbero, in diretta, opinioni divergenti sul momento esatto dell’allunaggio. Stagno proseguì la carriera soprattutto nello sport (fu conduttore e curatore del celebre programma Rai La Domenica Sportiva), ma il suo legame con le missioni spaziali è testimoniato anche dal fatto che a un asteroide è stato assegnato il “nome” 110702 TitoStagno.

Molti trevigiani che si trovavano a Caorle in vacanza o per altri motivi il 20 luglio 2019 ricordano con piacere l’arrivo di Stagno, all’epoca 89enne, nella spiaggia e nel centro storico della città per celebrare il mezzo secolo esatto dell’allunaggio e del suo racconto in diretta televisiva. Sfidando il caldo (non rinunciò alla giacca e alla cravatta nemmeno durante gli incontri programmati in spiaggia) e l’età, Stagno fu l’ospite d’onore di quell’edizione del Festival giornalistico “Hemingway, il Nobel nella laguna di Caorle” e del Premio Papa, e ricevette dal sindaco della città veneziana il Premio Città di Caorle.

(Foto: Wikipedia e Comune di Caorle).
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