La curva dei contagi sta crescendo anche in Veneto e l’incognita maggiore è capire come evolverà la situazione delle terapie intensive per il Covid.
A differenza di marzo, nonostante l’impennata di positivi, c’è una crescita lenta delle terapie intensive: per questo non si può abbassare la guardia perchè l’epidemia del Coronavirus ha abituato a cambiamenti molto repentini.
La prima preoccupazione del governatore Luca Zaia è informare correttamente i cittadini sull’andamento della situazione: “Io non faccio né il catastrofista, tanto meno “Alice nel Paese delle Meraviglie” – ha affermato il presidente della Regione Veneto – Noi abbiamo l’obbligo di essere obiettivi quando parliamo con i cittadini, lo abbiamo fatto per 140 giorni nella prima fase e lo facciamo anche ora”.
“Noi dobbiamo venirne fuori da questo inverno che è lungo – continua il governatore Zaia – C’è pressione negli ospedali e siamo preoccupati perché comunque l’invernata ci riserva anche il picco dell’influenza. Ci sarà inevitabilmente un problema di alta tensione e allerta anche per la sovrapposizione delle due patologie e vi confermo che noi siamo pronti con l’artiglieria pesante”.
La Regione Veneto, infatti, si è attrezzata con i magazzini e si parla di circa 29 milioni di dispositivi per un’autonomia di almeno otto mesi.
Inoltre, le mille terapie intensive del Veneto sono reali e i reparti sono già attrezzati. Nel caso in cui si dovesse arrivare al numero di 150 persone in terapia intensiva, il Piano di Sanità Pubblica della Regione prevede l’attivazione di 10 ospedali dedicati solo a pazienti Covid (per esempio l’ospedale di Vittorio Veneto).
Il vero tema rimane il collasso della sanità legato al rischio di riempire gli ospedali di pazienti Covid: per questo il presidente Zaia ha annunciato che, entro lunedì, sarà emessa un’ordinanza nella quale ci saranno delle restrizioni per cercare di creare meno possibilità di contatto tra i cittadini.
In giornata le autorità della Regione Veneto si confronteranno con il Governo nazionale rispetto al tema del tracciamento dei contatti (contact tracing).
Questi i dati di oggi sull’emergenza Coronavirus nella Regione Veneto: 2.192.554 tamponi, 1 milione e mezzo di test rapidi, 35.590 positivi dall’inizio dell’emergenza (1.325 in più nelle ultime 24 ore), 12.608 positivi ad oggi, 13.676 persone in isolamento (57 persone in più di ieri), 588 ricoverati in area non critica, 66 terapie intensive, 2.301 morti in totale e 4.436 dimessi.
Oggi ci sono 401 sintomatici a domicilio su 12.049 positivi (3,32%).
(Fonte: Andrea Berton © Qdpnews.it).
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